fotovoltaico domestico

Fotovoltaico domestico, perché conviene ancora

E’ opinione comune che i tempi d’oro del fotovoltaico siano finiti. Siamo lontani dal boom dei primi anni Duemila, quando in Italia i numerosi incentivi avevano spinto tantissimi cittadini ad installare pannelli solari, ma ciò non vuol dire che il fotovoltaico non sia più una scelta intelligente e vantaggiosa.
Oggi infatti, pur senza tutti gli incentivi di una volta, installare un impianto solare porta tutta una serie di benefici a livello di comfort abitativo e di risparmio sui consumi tali da renderlo ancora un ottimo investimento.
Innanzitutto, chiariamo che cos’è e come funziona il fotovoltaico domestico: si tratta di un impianto residenziale che permette a qualsiasi privato di produrre da sé la propria energia pulita, eliminando così i costi legati al sistema. Il solo costo da affrontare, tra l’altro recuperabile in un tempo relativamente breve, è legato all’acquisto e all’installazione dell’impianto.
Per sfruttare al meglio il fotovoltaico, è sufficiente avere lo spazio necessario per l’impianto e di orientarlo nella giusta direzione, allo scopo di ottimizzarne la resa: affidandosi ad un’azienda competente e affidabile, è possibile realizzare un impianto ad alta resa, soprattutto al sud dove l’esposizione solare è più forte.
Possono perciò approfittarne villette, case monofamiliari, appartamenti e anche condomini.
Come già affermato, acquistare ed installare un impianto fotovoltaico è considerabile un investimento più che una spesa: pur non avendo a disposizione tutti gli incentivi di una volta, oggi gli impianti solari costano di meno ed è possibile usufruire, fino al 31/12/2017 (con la possibilità di una proroga per l’anno successivo) degli ecobonus del 50% sulle ristrutturazioni edilizie per l’installazione di impianti fotovoltaici domestici con scambio sul posto.
Ma gli ecobonus non costituiscono l’unico vantaggio economico del fotovoltaico. Esso garantisce innanzitutto un notevole risparmio sulla bolletta energetica, di conseguenza all’autoconsumo di energia, che è possibile incrementare con appositi sistemi di accumulo. Inoltre, un ulteriore guadagno può provenire dallo scambio sul posto, ovvero dall’opportunità di “vendere” alla rete elettrica pubblica la propria eccedenza di energia elettrica.
Insomma, il fotovoltaico può essere un vero e proprio affare, anche nel 2017, ma è importante ricordare che l’installazione deve essere gestita in maniera ottimale. Aziende competenti e con grande esperienza nel settore, come EFFICIENZA ENERGETICA, possono offrire una guida valida e affidabile: l’azienda accompagna il cliente dall’acquisto al completamento dell’installazione, aiutandolo con le pratiche burocratiche e a percepire gli ecobonus disponibili, non mancando di offrire un’ottima assistenza post vendita.
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consulenza energetica

Efficienza Energetica, perché richiedere una consulenza

La questione energetica attuale è molto complessa: sentiamo quotidianamente parlare dei danni causati dai cambiamenti climatici e delle fossili, che non sembrano più essere in grado di soddisfare il crescente fabbisogno energetico mondiale. Si tratta di una situazione che necessita un ripensamento del nostro modello energetico, in grado di ridurre in modo efficace i nostri consumi e di incrementare l’efficienza energetica.
Le azioni dei governi risultano poco incisive e, per quanto possa sorprendere, sta anche ai cittadini indicare la strada giusta per un cambiamento positivo.
Infatti, i consumi residenziali sono quasi un terzo dei consumi energetici e delle emissioni di CO2, ed una rivoluzione “dal basso” può essere certamente una strada percorribile.
Da un certo punto di vista, questo cambiamento è già in atto, grazie ad una maggiore sensibilità riguardo alle tematiche ambientali, ma soprattutto per i continui aumenti dei prezzi dei combustibili fossili.
Ora sappiamo di poter ridurre o persino annullare l’utilizzo domestico di combustibili inquinanti attraverso il risparmio energetico e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile quali il solare e le pompe di calore.
Come fare a trasformare una casa “energivora” in un’abitazione ecologica? Puoi rivolgerti ad EFFICIENZA ENERGETICA: i nostri tecnici specializzati sapranno delineare un’analisi energetica della tua abitazione, individuando per te la soluzione ideale.
E’ più che mai conveniente investire in tecnologie rinnovabili, non solo perché il costo si ripaga nel corso del tempo, ma anche perché sono attualmente disponibili molti meccanismi di incentivazione, come le detrazioni fiscali e gli ecobonus.
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rinnovabili

Rinnovabili, più usate e meno costose

Le energie rinnovabili: sempre più presenti nella vita degli italiani, sempre più influenti sulle bollette energetiche. E’ quanto emerge dall’ultimo report pubblicato dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) che vede l’apporto delle tecnologie rinnovabili costante sui consumi elettrici degli italiani.
Solo l’anno scorso, fotovoltaico, eolico e altre energie green hanno coperto circa 1/3 dei consumi elettrici totali: in parole povere, è come se le sole energie pulite avessero alimentato cinque regioni grandi più o meno quanto il Lazio. A ciò è opportuno aggiungere anche i dati riferiti al settore termico e trasporti, dove gli oltre 700 mila impianti italiani a fonti alternative hanno superato il target europeo al 2020, coprendo il 17,6% dei consumi finali lordi.
E’ doveroso precisare, però, che rispetto al 2015, vi è stata una contrazione complessiva della produzione elettrica da rinnovabili di circa 3 TWh: ciò si è verificato quasi in tutti i settori, ad esclusione delle bioenergie, che costituiscono anche la fonte maggiormente utilizzata nel 2016 (in particolare biomasse solide consumate per riscaldamento nel settore residenziale, e quindi legna da ardere e pellet). Anche per quanto riguarda il settore termico, tuttavia, si è verificato un leggero calo.
Nonostante ciò, è abbastanza chiaro il potenziale di cui dispongono le nuove tecnologie rinnovabili: un potenziale che permette di conservare il tenore di vita attuale, ma facendo uso di energia pulita, efficiente e meno costosa.
Per maggiori informazioni sulle rinnovabili e sul tuo margine di risparmio, richiedi una consulenza gratuita: il nostro team specializzato ti fornirà un’analisi accurata sullo stato di risparmio energetico del tuo immobile e potrai consultare le soluzioni più adatte a te!
celle solari

Celle solari, uno studio ne migliora le prestazioni

La scelta del fotovoltaico è un vantaggio sotto molti punti di vista: energia pulita e rinnovabile, efficienza energetica, risparmio considerevole sulla bolletta energetica. Negli ultimi anni, la cultura del rinnovabile ha permesso una rapida ascesa di queste nuove tecnologie per pubblici e privati, e la produzione dei pannelli solari è diventata abbastanza economica. Unico scoglio per l’applicazione di questo sistema energetico è rappresentato dai costi di installazione, attualmente ancora proibitivi per qualcuno.
Per ovviare a questo inconveniente, si è allora pensato di realizzare pannelli più efficienti, in modo da poter rientrare più velocemente dal costo dell’installazione e rendere quindi l’investimento meno duro da affrontare.
Fino ad ora, le celle solari, pur avendo un tetto di efficienza massima teorica del 29%, hanno mostrato un’efficienza non molto superiore al 20%: percentuale notevole, ma che è comunque possibile migliorare, a tutto vantaggio degli acquirenti.
I ricercatori della società giapponese Kaneka Corporation hanno voluto, perciò dimostrare la possibilità di spingersi più vicini al limite teorico, riuscendo a costruire una cella solare con un tasso di conversione da energia solare a energia elettrica del 26,3%, arrivato fino a 26,6% dopo l’invio dell’articolo a Nature Energy. Il precedente record era del 25,6%.
La cella costruita dai ricercatori è di 180,4 centimetri quadrati, con eterogiunzioni di qualità elevata e con una stratificazione del silicio nella cella per ridurre al minimo le bande proibite, dove non possono esistere stati elettronici. Hanno inoltre fatto uso di elettroidi a bassa resistenza sul retro della cella, per per evitare schermature sulla superficie sensibile della cella e aumentare così la quantità di fotoni raccolti. Infine, la parte frontale della cella è stata ricoperta da uno strato di silicio amorfo e una speciale pellicola anti-riflettente, con il duplice scopo di proteggere i componenti ed aumentare l’efficienza di raccolta.
Nel corso dell’operazione, sono state anche analizzate le cause che impediscono ai pannelli di raggiungere il tetto teorico del 29%, in modo da avere una panoramica più chiara di come superare i limiti attuali. E’ stata riscontrata una riduzione dell’efficienza complessiva dello 0,5% dovuta a fenomeni di resistenza, dell’1% per fenomeni ottici e del 2% per ricombinazioni di elettroni e lacune.
Il lavoro da fare è ancora molto, ma appare già possibile un sostanziale miglioramento delle prestazioni del fotovoltaico.
L’attività dei ricercatori è stata finanziata dalla New Energy and Industrial Technology Development Organization giapponese: le due realtà continueranno a collaborare nei prossimi anni allo scopo di portare il costo delle celle solari a 0,06 dollari per kWh entro il 2030.

Detrazioni Fiscali 50% Fotovoltaico

Puntare sulle energie rinnovabili conviene!
La legge di stabilità 2017 ha infatti prorogato la validità delle detrazioni fiscali per chi effettua interventi di ristrutturazione edilizia e per chi sceglie di installare un impianto fotovoltaico sul proprio immobile entro il 31 dicembre di quest’anno. Chiaramente, per usufruire delle detrazioni, l’impianto fotovoltaico deve essere destinato esclusivamente al fabbisogno energetico domestico.
Grazie alle detrazioni fiscali, è possibile ottenere delle sostanziali sottrazioni all’importo totale imponibile che viene dichiarato, sul quale poi verranno applicate le aliquote (ovvero le percentuali delle imposte applicabili).
La detrazione relativa alle spese sostenute per l’installazione dell’impianto fotovoltaico va ripartita in dieci quote annuali di uguale importo: in questo modo, il possessore di un impianto fotovoltaico potrà eseguire ogni anno, per dieci anni, una detrazione di importo pari ad un decimo della detrazione complessiva consentita, cioè pari al 50% delle spese sostenute per l’intervento.
Possono usufruire delle detrazioni 2017 i proprietari degli immobili oggetto di intervento ed i titolari di diritti reali o personali di godimento sugli stessi immobili: quindi i proprietari, i nudi proprietari, i titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie), i locatari ed i comodatari.
Di seguito, tutte le spese che rientrano nell’agevolazione:
– L’impianto fotovoltaico (pannelli, inverter, batterie d’accumulo ecc.);
– Costo della manodopera, poiché l’installazione richiede necessariamente l’intervento di tecnici specializzati;
– Ricorso ad un ingegnere o architetto per le necessarie autorizzazioni, qualora lo impongano le circostanze;
La spesa complessiva è data da questi tre punti, sulla cui somma sarà calcolata l’agevolazione prevista dalla manovra.
Una novità della normativa è che l’agevolazione della detrazione del 50% è applicabile anche all’acquisto e installazione di sistemi di accumulo da integrare agli impianti fotovoltaici esistenti.
La detrazione è prevista nella misura del 50% delle spese effettuate fino al 31 dicembre 2017, per una spesa dell’importo massimo di 96.000 € ed è relativa agli interventi realizzati sull’edilizia residenziale presente sul territorio dello Stato. Per accedervi, bisogna indicare in sede di dichiarazione dei redditi, indicare i dati catastali dell’immobile presso il quale si decide di installare l’impianto e, ovviamente, conservare tutta la documentazione relativa alle spese sostenute.
Da questo punto di vista, e non solo, la scelta del fotovoltaico si presenta ancora come vincente.
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Rinnovabili per edifici pubblici, le riforme previste per il 2018

L’obiettivo di copertura del 20% dei consumi da rinnovabili previsto pr il 2020 si sta ormai avvicinando. Questo traguardo ha fatto nascere un interesse crescente per le fonti di energia rinnovabile, determinando un sostegno costante da parte degli incentivi statali e degli obblighi legislativi, sempre più restrittivi nel corso degli anni.
Nonostante non sia certo la prima volta che in Italia si parli di rinnovabili, si è fatta davvero molta strada dagli anni ’90, quando si prescriveva che per gli edifici pubblici venisse valutata la fattibilità tecnica ed economica di utilizzo delle fonti rinnovabili nei soli edifici pubblici.
Un nuovo passo avanti si avrà a partire da gennaio 2018, quando l’obbligo sancito dal d.lgs. 28/2011, di una copertura del 35% dei consumi di energia primaria per usi termici da fonti rinnovabili, diverrà pari al 50%.
Dopo il d.lgs. 192/2005 del 2000, in cui l’obbligatorietà è estesa a tutti gli edifici, non è più ammessa deroga nel caso di non fattibilità economica e viene fissato un obiettivo quantitativo: la copertura del 50% dei consumi di energia primaria per la produzione di acqua calda sanitaria.
Con il d.lgs. 28/2011 l’obbligatorietà di copertura viene estesa a tutti gli usi termici e anche alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. In caso di mancata fattibilità tecnica è necessario ridurre il consumo di energia primaria dell’edificio oltre i limiti di legge fissati dai decreti 26 giugno 2015.
Contemporaneamente, anche la normativa tecnica di calcolo è progredita, con la pubblicazione delle norme UNI/TS 11300-4 (che tratta i metodi di calcolo delle tecnologie che utilizzano le fonti pulite) e UNI/TS 11300-5 (che chiarisce i concetti di fonti rinnovabili e non).
Regole sempre più restrittive ed esigenti, ma allo scopo di ottenere una efficienza ed un risparmio energetico sempre più grande.
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energia pulita

Energia Pulita per tutti gli europei.

Energia pulita per tutti gli europei: questo l’obiettivo di quattro progetti che la Commissione Europea ha preso in considerazione come “best practice”, per portare efficienza e risparmio energetico ad un livello superiore. Tra questi vi è Fiesta, coordinato da AREA Science Park e finanziato dal programma IEE- Intelligent Energy Europe e nato con lo scopo di incentivare la riduzione dei consumi e della spesa energetica delle famiglie europee.
Nonostante i passi avanti effettuati rispetto al passato, infatti, ai cittadini è legato ancora il 29% del consumo complessivo d’Europa, percentuale relativa soprattutto al riscaldamento ed al condizionamento degli ambienti, che da soli coprono circa il 66% delle spese totali.
Non è una novità che il riscaldamento rappresenti una delle fonti di maggiore dispendio e spreco di energia, e per questo diverse 19 istituzioni hanno scelto di partecipare al progetto “Fiesta” allo scopo di supportare attivamente le famiglie europee nel ridurre i propri consumi energetici e nell’utilizzo di energia pulita.
Ad interessare il progetto è soprattutto la fascia di consumatori più vulnerabile: i nuclei familiari a basso reddito, i residenti in case popolari ecc.
Per coadiuvare gli obiettivi che il progetto si propone, vi è uno Sportello Energia in ogni città partner, per effettuare audit energetici gratuiti; nel nostro paese sono Trieste, Forlì e Ravenna. L’obiettivo di questa iniziativa è quello di aiutare le famiglie a scoprire quali abitudini, strumenti ed investimenti possono portare ad un concreto risparmio energetico ed economico nell’ambito dei consumi domestici grazie allo sfruttamento di energia pulita.
“Finora abbiamo già realizzato 1500 audit energetici per i quali possiamo stimare un potenziale risparmio energetico di circa 4.000.000 di kWh, equivalenti a circa 2.000 tonnellate di CO2 – afferma Fabio Tomasi di AREA Science Park, coordinatore del progetto – Otterremo questi obiettivi man mano che le famiglie metteranno in pratica i consigli ricevuti durante l’audit energetico”.
Oltre a questo, sono stati promossi specifici gruppi d’acquisto e iniziative per informare e sensibilizzare i cittadini al risparmio energetico, per un ulteriore supporto alla causa. Fino ad ora, i dati raccolti hanno testimoniato che sono sufficienti accorgimenti quali spegnere apparecchi elettronici, utilizzare lampadine ad alta efficienza energetica od installare nuove tecnologie che fanno uso di fonti rinnovabili, si può ottenere un risparmio davvero considerevole.
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riscaldare casa

Riscaldare casa e risparmiare

In un epoca in cui il risparmio è diventato un fattore fondamentale per la famiglia, capire come risparmiare energia è essenziale se si desidera fare economia.
Gli sprechi energetici, infatti, costituiscono la prima fonte di dispersione economica e vanno a pesare in maniera notevole sulla nostra bolletta energetica. In particolare, riscaldare casa rappresenta il fattore più dispendioso se non razionalizzato.
Ancora troppe famiglie italiane scelgono di avvalersi delle vecchie soluzioni, incapaci di assicurare un’adeguata efficienza energetica e quindi incapaci di offrire un margine di risparmio sull’energia consumata senza rinunciare ai comfort di casa propria.
Per un risparmio davvero efficiente, insomma, è indispensabile affidarsi alle nuove tecnologie rinnovabili: attraverso un investimento iniziale, che verrà riassorbito nel tempo, è possibile riscaldare la propria abitazione contenendo in modo considerevole i costi e diminuendo anche le emissione di Co2, senza alcuna necessità di limitare i nostri standard di vita ma, anzi, migliorandoli.
La prima proposta di Efficienza Energetica è il Sistema Ibrido, una tecnologia che abbina la caldaia a condensazione ad una pompa di calore: insieme, queste due tecnologie sono in grado di lavorare contemporaneamente o in alternanza, allo scopo di riscaldare gli ambienti domestici e di produrre acqua calda sanitaria.
Con le temperature più alte, la caldaia si spegne lasciando la pompa di calore a generare il calore necessario; in caso di temperature basse, sarà la caldaia a condensazione a funzionare; con temperature medie, invece, la pompa di calore aiuta la caldaia a produrre calore, riducendo i consumi.
Semplice, no? E il risparmio è notevole! Se vuoi saperne di più, clicca qui: http://www.efficienzaenergeticagroup.com/sistemi-ibridi/
Un’altra soluzione utile è data dal solare termico, un impianto che sfrutta l’energia trasmessa con l’irraggiamento solare per produrre acqua calda. Un fluido vettore riscaldato nei pannelli colpiti dal sole circola nell’impianto e raggiunge il serbatoio, accumulando calore. Per ulteriori informazioni, clicca qui: http://www.efficienzaenergeticagroup.com/solare-termico/
Se desideri riscaldare casa ma con un risparmio consistente e senza dover rinunciare al comfort di casa, Efficienza Energetica è la scelta giusta per te. Contattaci e richiedi una consulenza: è totalmente gratuita e può aiutarti a capire quanto puoi risparmiare e quali vantaggi puoi ottenere!
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Efficientamento energetico

Efficientamento energetico, le novità 2017

Con la nuova Legge di Stabilità del 2017, sono state prorogate agevolazioni fiscali per gli interventi di efficientamento energetico relativi agli immobili ed anche nuove detrazioni.
In questo articolo, andremo a scoprire cosa è cambiato dal 1° gennaio 2017 e quali saranno le opportunità da cogliere per efficientare la propria abitazione investendo sulle nuove tecnologie.
Iniziamo col ricordare che, in linea generale, l’agevolazione fiscale del 65% per efficientamento energetico sugli immobili è stata prorogata fino alla fine di Dicembre 2017: secondo la normativa, potranno usufruire delle agevolazioni coloro che effettueranno le spese in esame tra il 6 giugno ed il 31 dicembre 2017.
E’ importante evidenziare che, ai fini dell’agevolazione in questione, è rilevante non la data di avvio dei interventi cui le spese si riferiscono ma la data dell’effettivo pagamento delle fatture per quanto riguarda persone fisiche, liberi professionisti ed enti non commerciali; nel caso di imprese individuali, società ed enti commerciali, sarà invece rilevante la data di ultimazione della prestazione, indipendentemente dal momento di pagamento delle fatture. Il primo criterio è definito criterio di cassa, mentre quest’ultimo è detto criterio di competenza.
Altra proroga riguarda la detrazione del 65% per interventi di efficientamento energetico relativo a parti comuni degli edifici condominiali.
Riguardo i soggetti c.d. “incapienti”, ovvero colore che rientrando nella c.d. “no tax area” non possono beneficiare del risparmio fiscale (non avendo alcuna imposta netta su cui far impattare la detrazione), possono invece optare per la cessione della detrazione a favore dei fornitori che hanno effettuato interventi di efficientamento energetico condominiale, con modalità da definire con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate.
Analizziamo ora le novità del 2017.
La più importante consiste nell’introduzione di incentivi più consistenti per la riqualificazione energetica delle parti comuni dei condomini: sono infatti previsti dei recuperi di imposta in misura superiore allo standard del 65%, oltre all’introduzione della possibilità, per ciascun condominio, di cedere il proprio bonus a fornitori che hanno realizzato i lavori.
L’agevolazione per risparmio energetico “potenziata” è una detrazione aumentata al 70% o al 75% e riguarda le seguenti condizioni:
– nel caso l’intervento interessi l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio stesso (es. se si intende realizzare il “cappotto termico”). In questo caso, la detrazione prevista è incrementata al 70%;
– nel caso di interventi di riqualificazione energetica relativi alle parti comuni di edifici condominiali, finalizzati a migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva e che conseguano almeno la qualità media di cu al D.M. 26 giugno 2015. In questo caso, la detrazione sarà del 75%;
– Le detrazioni potenziate sono calcolate su un ammontare complessivo delle spese non superiore a 40.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio;
– Le condizioni di sussistenza per l’applicazione delle detrazioni potenziate devono essere verificate da professionisti abilitati, tramite il rilascio dell’attestazione della prestazione energetica degli edifici;
– Le detrazioni potenziate possono, su opzione dei beneficiari, essere trasformate in credito cedibile ai fornitori che hanno effettuato gli interventi, con la facoltà di ulteriore e successiva cessione del credito.
– Per quanto riguarda le detrazioni potenziate, a differenza di quelle ordinarie, sono ammessi alla cessione del credito tutti i singoli condomini, indipendentemente dal fatto che siano presenti o meno nella “tax area”.
In ultima analisi, pare non siano mutati i meccanismi per usufruire dell’incentivo fiscale per risparmio energetico.
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sistema ibrido

IL SISTEMA IBRIDO: COME FUNZIONA E PERCHE’ CONVIENE

Il sistema ibrido consiste in una tecnologia relativamente recente che permette di abbinare alla caldaia a condensazione una pompa di calore, fino a poco tempo fa utilizzata soprattutto con impianti fotovoltaici o geotermici. A differenza di questi ultimi casi, nel quali si rende necessario un determinato spazio per l’installazione, con un sistema ibrido caldaia a condensazione e pompa di calore, non bisogna fare altro che aggiungere una piccola unità esterna (la pompa di calore, appunto) poco invasiva e per nulla ingombrante.
Il termine ibrido si riferisce, in meccanica, all’abbinamento di due diverse tecnologie, capaci di lavorare contemporaneamente o in alternanza, in modo da raggiungere lo stesso obiettivo, in questo caso duplice: riscaldare la casa e produrre acqua calda sanitaria.
Il funzionamento è piuttosto semplice e permette a chi ne usufruisce di risparmiare energia in maniera notevole!
In pratica, con temperature esterne comprese indicativamente tra i -4 e i +3 gradi, la ventola della pompa di calore si aziona e aiuta la caldaia, che così riduce i propri consumi. Nel caso la temperatura esterna dovesse aumentare, allora la caldaia si spegne, lasciando che la pompa di calore funzioni da sola, per generare il calore necessario senza sprechi.
In caso opposto, cioè, con temperature molto rigide, sarà invece la caldaia a condensazione l’unica a funzionare, in modo da coprire a soddisfazione il fabbisogno termico.
Mentre la caldaia a condensazione utilizza come combustibile il gas metano (prelevato dalla rete o GPL), la pompa di calore si avvale unicamente di energia elettrica per funzionare, energia che può anche essere generata autonomamente se vi si abbina un impianto fotovoltaico. La pompa ha il vantaggio di un alto rendimento, definito Coefficiente di Prestazione (COP), che consiste nel rapporto tra energia resa ed energia consumata.
Prelevando una parte di energia dall’ambiente esterno, in questo caso dall’aria, e assorbendo 1 kwh di energia dalla rete elettrica, la pompa di calore riesce a produrre dai 3 a 5 kwh necessari per il riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria.
Appaiono quindi chiari i vantaggi di una tecnologia come il sistema ibrido e, a fronte di un investimento iniziale, è davvero possibile rivoluzionare il proprio modo di usare l’energia, con un miglioramento considerevole del comfort di casa.
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