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ENERGIA SOLARE, IL MERCATO ENERGETICO STA CAMBIANDO

<h2> Abbiamo assistito, in questo ultimo anno, a vere e proprie offerte record di energia solare.

I migliori risultati si sono registrati specialmente in Cile e negli Emirati Arabi.

Si tratta di prezzi record in grado di battere persino le migliori offerte presentate dai combustibili fossili.

Se la tendenza si diffonde, sarà capace di dare una notevole spinta al mercato in direzione delle energie rinnovabili. </h2>
L’ultimo primato viene da Abu Dhabi.  Proprio qui, qualche giorno fa il produttore cinese di moduli solari JinkoSolar, insieme al colosso giapponese Marubeni, si sono aggiudicati la gara per un impianto fotovoltaico da 350MW. La loro offerta ammonta a 24.20 dollari al MWh.

E’ soltanto uno degli esempi che stanno dando la misura di come le cose siano in via di cambiamento. Il mercato solare degli Emirati Arabi e quello cileno possano ancora considerarsi casi isolati, ma è innegabile che rappresentino le prime tracce di una tendenza che non si arresterà tanto presto.
Nello stesso giorno del record di Abu Dhabi, infatti, è stato pubblicato un report del think tank finanziario Carbon Tracker.

Questo rivela come i costi di produzione dell’energia rinnovabile siano già inferiori nella media rispetto a quelli dei combustibili fossili.

Alla base di questo successo delle rinnovabili vi sono fattori di carico minori e vita degli impianti tradizionali più breve rispetto alle green energy.

Per le loro stime, gli esperti di Carbon Tracker hanno un fattore di carico del 59% e del 38% per il carbone e per il gas.

Ciò, di fatto rende le fossili molto meno competitive rispetto all’energia pulita anche quando non incentivata.

Da qui al 2020 anche se il costo delle prime dovesse calare ancora, le rinnovabili manterrebbero costi di investimento più bassi.

Per quella data, secondo gli analisti, il fotovoltaico avrà un LCOE di soli 6 dollari /MWh.

E intanto gli LCOE medi di gas e carbone rimarranno sopra i 16 e 38 dollari/MWh.
Le rinnovabili rappresentano il futuro energetico mondiale e sono destinate a rendere la nostra vita più confortevole e  sostenibile!
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ECOBONUS, PROROGA AL TRIENNIO 2017-2019

Alla luce del successo riscosso dall’Ecobonus 65%, si prospetta un rinnovo dell’incentivo anche per il triennio 2017-2019.
Secondo la legge di Stabilità del 2016, infatti, la validità degli incentivi si era prolungata solo fino al 31 Dicembre 2016. Ciò vale per gli ecobonus 65% e per le detrazioni fiscali 50%

Tuttavia, i risultati ottenuti dall’Ecobonus 65% in ambito di riqualificazione energetica hanno spinto i senatori verso l’idea di un’ulteriore proroga.

  • 12,5 milioni di interventi tra il 2008 e il 2015, per un totale di 207 miliardi investiti;
  • crescita del settore dei grandi elettrodomestici, che si attesta a +8,3% soltanto nel 2015;
  • creazione di nuovi posti di lavoro; risparmio energetico e impatto positivo sull’ambiente.

Si tratta di un impegno fondamentale per l’immediato futuro energetico del nostro paese.

Tale impegno può spingere l’Italia verso soluzioni sempre più efficienti e sostenibili, capaci di offrire tutta una serie di vantaggi.

Un maggiore comfort abitativo, maggiore sicurezza energetica, minore impatto sull’ambiente e, elemento per nulla trascurabile, nuovi posti di lavoro.
Riepiloghiamo, infine, in cosa consiste l’ecobonus del 65%.
L’Ecobonus è un incentivo fiscale che si traduce in detrazioni pari al 65% da Irpef o Ires. Questo è concesso a coloro che eseguono interventi di riqualificazione energetica su edifici esistenti.

Si tratta di un incentivo fiscale usufruibile da tutti i contribuenti ed è ripartito in dieci rate annuali di pari importo.

L’incentivo è ammesso entro il limite che trova capienza nell’imposta annua. Tale imposta è calcolata in dichiarazione dei redditi pertanto la somma eventualmente eccedente non va a rimborso.
Si può scegliere di utilizzare gli incentivi:

  • per le spese di acquisto del materiale utile al risparmio energetico.
  • per le prestazioni professionali necessarie all’installazione.

Attualmente, la detrazione d’imposta per ecobonus al 65% non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali previste per gli stessi interventi da altre disposizioni di legge (es. detrazioni fiscali per la ristrutturazione edilizia).