ECOBONUS, COME RENDERE GLI INVESTIMENTI ALLA PORTATA DI TUTTI

L’ecobonus del 65% si è finora dimostrata una misura efficiente dal punto di vista economico ed occupazionale.

Spesso, però, le gravose spese iniziali per gli interventi di riqualificazione energetica tendono a scoraggiare i potenziali acquirenti.

A ciò si aggiungono i lunghi tempi di recupero per una detrazione completa.

Si tratta di una metodologia non adatta a tutte le tasche soprattutto in un periodo di crisi come questo.


Si sono avanzate diverse soluzioni per agevolare gli investimenti.

Secondo l’Assessorato regionale di Valle d’Aosta, la soluzione più promettente è la cumulabilità di questa misura fiscale con i mutui per gli interventi nel settore dell’edilizia residenziale.

Infatti, i mutui che comportano un miglioramento dell’efficienza energetica sono da ritenere compatibili con l’ecobonus del 65%.


Altra valida soluzione è contenuta nella proposta di legge presentata alla Camera dalla deputata Sara Moretto, del PD.

Disposizioni per la cessione dei crediti di imposta maturati per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici mediante contratto di sconto con un intermediario finanziario.

Nella proposta, si richiede alle banche un anticipo di parte della spesa che rientra nel bonus edilizio del 65%. In questo modo, sarà l’istituto a recuperare il credito come fa oggi il cittadino.

“Solo così si riuscirà a trasformare la rendita decennale in liquidità immediata. Questo grazie all’ applicazione di tassi ridotti e pressoché uniformi. Il basso grado di rischio del finanziamento, di fatto garantito dallo Stato, agevolerà la situazione”.

afferma la Moretto. 

“Questo consentirebbe di creare un ulteriore volano per la domanda di servizi di ristrutturazione delle abitazioni o di miglioramento degli edifici sotto il profilo della riqualificazione energetica”.

CONSIGLI DI EFFICIENZA ENERGETICA: CLIMATIZZATORI E CONSUMI

L’estate 2016 è prevista come la più calda di sempre, con temperature al di sopra della media stagionale: per proteggerci dalla calura, saremo tentati a fare abuso del nostro climatizzatore, ma dobbiamo tener conto dei costi in bolletta, che rischiano di essere non meno scottanti! E’ infatti entrato in vigore, già dal primo luglio, l’aumento del 4,3% sulle spese elettriche, ed è necessario essere assolutamente oculati nei consumi per far quadrare i conti.
A tal proposito, l’Enea ha proposto una miniguida sull’utilizzo efficiente e conveniente dei climatizzatori, per tenere la propria abitazione ben raffrescata ma senza temere una bolletta da capogiro.
1) Occhio alla classe energetica: ovviamente, un uso intelligente dell’aria condizionata non può prescindere dalla scelta del condizionatore! E’ sempre vantaggioso acquistare modelli di classe energetica A o superiore;
2) Preferite gli inverter: tale tecnologia adegua la potenza all’effettiva necessità e riduce i cicli di accensione e spegnimento;
3)Approfittare degli incentivi: si può usufruire dell’ECOBONUS del 65% (fino al 31 dicembre 2016) oppure del CONTO TERMICO, incentivo che varia in funzione della dimensione dell’impianto, per acquistare una pompa di calore. Essa può sostituire parzialmente o completamente il vecchio impianto termico;
4)Attenzione alla posizione: bisogna collocare il climatizzatore nella parte pià alta della parete, e non dietro divani o tende, che potrebbero bloccare la diffusione di aria fresca;
5)Non raffreddare troppo l’ambiente: spesso è sufficiente deumidificare la stanza, poiché l’umidità fa percepire una temperatura più alta di quella effettiva. Due o tre gradi al di sotto della temperatura esterna sono sufficienti;
6)Ogni stanza necessita di un condizionatore: inutile installare un climatizzatore nel corridoio sperando che rinfreschi tutta la casa!
7)Tenere chiuse porte e finestre: banale, ma importante;
8)Coibentare i tubi del circuito refrigerante all’esterno dell’abitazione Se esposti direttamente al sole possono danneggiarsi. Inoltre è bene assicurarsi che la parte esterna del climatizzatore non sia esposta direttamente al sole e alle intemperie;
9)Usare il timer e la funzione “notte”: in questo modo si può ridurre al minimo il tempo di accensione dell’apparecchio;
10)Una corretta pulizia e manutenzione: assicurati che filtri e ventole siano sempre puliti, prima dell’accensione stagionale e controlla almeno ogni due settimane che tutto funzioni correttamente, per un’efficienza assoluta.

EFFICIENZA ENERGETICA, APPROVATO IL DECRETO CORRETTIVO

Chiarezza e semplificazione: ecco le parole chiave che ora governeranno le norme comunitarie in merito all’efficienza energetica.
E’ stato infatti approvato dal Consiglio dei Ministri il provvedimento correttivo del decreto legislativo 102/2014 con cui l’Italia ha recepito la direttiva 2012/27/UE. Si tratta di una correzione che si è resa necessaria a seguito della rilevazione di lacune nell’ordinamento giuridico italiano circa le norme comunitarie sull’efficienza energetica. Tali mancanze hanno finalmente trovato una risoluzione.
Le disposizioni sono volte soprattutto a semplificare e chiarire il tutto, a partire dalla rettifica di alcune definizioni tra cui “gestore del sistema di trasmissione”, “aggregatore” e “audit energetico o diagnosi energetica.
Oltre a questo, il provvedimento introduce norme più chiare riguardanti la misurazione, la fatturazione del consumo energetico e la suddivisione delle spese in condomini ed edifici polifunzionali.
“I distributori di energia, i gestori del sistema di distribuzione o le società di vendita di energia al dettaglio, in occasione dell’invio di fatture, di comunicazioni ovvero attraverso i siti internet dedicati ai clienti finali, sono chiamati ad indicare i recapiti e i siti di tutti gli organismi (quali centri indipendenti di assistenza ai consumatori, agenzie per l’energia o organismi analoghi) che possono fornire indicazioni utili la cliente sul miglioramento dell’efficienza energetica”.
Con il nuovo decreto, vi è la possibilità di incrementare la dotazione del Fondo nazionale per l’efficienza energetica, per il quale sono state predisposte risorse per circa 70 milioni di euro l’anno, nel periodo 2014-2020.

EOLICO

SISTEMI IBRIDI

SOLARE TERMICO

ILLUMINAZIONE LED

NUOVE CLASSI DI EFFICIENZA ENERGETICA

Recentemente, il Parlamento Europeo ha approvato in prima lettura una nuova scala di classi per l’efficienza energetica degli elettrodomestici, con lo scopo di spingere l’industria a tenere il passo con il progresso tecnologico e con gli obiettivi di efficienza energetica.
La maggior parte degli elettrodomestici sul mercato, infatti, sono conformi ai requisiti di “classe A” istituiti nel 2010, motivo per cui si sono aggiunte gradualmente le classi A+, A++ e A+++.
L’introduzione di nuove classi, perciò, è volto a fornire un incentivo al miglioramento dell’efficienza energetica: grazie ad un sistema di etichettatura energetica più forte, più sicuro e più chiaro, si può già guardare al futuro dell’elettrodomestico e anche del modello energetico europeo.
La nuova scala di classi va dalla A alla G e tutte le nuove etichette, che conterranno informazioni sulla classe ma anche sul consumo in kwh, verranno introdotte nei 21 mesi e 6 anni (in relazione al tipo di prodotto) successivi all’entrata in vigore della normativa. I nuovi requisiti dovrebbero valere per almeno 10 anni; qualsiasi revisione sarà avviata quando il 25% dei prodotti venduti nel mercato dell’Ue rientrerà nella classe di efficienza energetica più elevata A, oppure quando il 50% dei sarà nelle classi A e B.
Infine, si prevede la creazione di una “banca dati dei prodotti” con un sito web contenente le informazioni su ogni prodotto e un’interfaccia sulla conformità, cioè una piattaforma elettronica per sostenere il lavoro delle autorità nazionali di sorveglianza del mercato, disponibile nelle lingue del paese.

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