INCENTIVARE L’EFFICIENZA ENERGETICA IN ITALIA

La situazione circa la riqualificazione energetica, in Italia, è ancora ricca di punti da migliorare: ad offrirci un utile spunto è Renovate Italy che, prendendo in esame alcuni dei punti più critici, propone delle soluzioni in grado di incentivare gli interventi di efficienza energetica e gli investimenti nel settore.
Da recenti analisi, è emerso che gli interventi di efficientamento energetico sono pochi e, generalmente, vengono scelti interventi meno costosi perché percepiti come più sicuri: tuttavia, interventi di portata minore portano anche ad un’efficacia minore! Renovate Italy propone perciò di rivedere l’incentivo trasformandolo in contributo a fondo perduto; una sorta di rendita finanziaria pluriennale simile al nuovo Conto Termico che, agli interventi globali che trasformano gli immobili della Pubblica Amministrazione in edifici a energia quasi zero, riconosce un contributo a fondo perduto pari al 65% dei costi.
In questo modo, è possibile ridurre la quota di investimento e quindi spingere i proprietari degli immobili privati ad effettuare lavori di maggiore impatto.
Altro aspetto da migliorare, oltre al lato economico, è l’informazione: i cittadini mostrano di non avere ben chiare le differenze tra i diversi incentivi, dunque tendono a preferire sempre gli interventi poco impegnativi sia dal punto di vista economico che da quello dei lavori necessari.
Inoltre, alcuni incentivi non sono cumulabili tra di loro, e questo frena lavori di riqualificazione globale degli immobili che potrebbero incidere notevolmente sulla qualità del patrimonio edilizio.
Gli ultimi due punti analizzati riguardano un allargamento della platea dei beneficiari e una maggiore certezza del risparmio ottenibile mediante opere di efficientamento energetico, attraverso la diffusione di diagnosi energetiche solide e professionali e di contratti di rendimento energetico

Classificazione Energetica Italia

Un recente report pubblicato dalla Fiaip ha fatto luce sulla situazione delle classi energetiche in Italia.
Come ben sappiamo, la classificazione energetica ci permette di conoscere il livello di consumo energetico di un dato edificio sulla base della quantità di combustibile consumato per ogni metro quadro di superficie riscaldata.
La pubblicazione, riferita allo scorso 2015, riporta dati non certo esaltanti dal punto di vista della qualità energetca degli immobili compravenduti nell’anno preso in esame, che registra un mutamento sostanziale rispetto agli anni precedenti: gran parte degli edifici è di classe G e presenta una qualità energetica scadente (72% per i monolocali e 57% le villette).
Altro dato rilevante è il fatto che Ape, ovvero l’Attestato di Prestazione Energetica è uno strumento poco utilizzato nella valutazione dell’offerta, azzerando così ogni stimolo all’investimento.
Solo una piccola percentuale, compresa tra il 7% e il 13% appartiene alle prime tre classi: A+, A e B.
Infine, vi è un dato critico circa la percezione del concetto di performance da parte di chi compra o vende un immobile: l’analisi evidenzia, infatti, che il 54% di chi acquista un immobile non è in grado di valutare adeguatamente la prestazione dell’abitazione che sta acquistando, mentre la percentuale sale a 65% nel caso dei venditori.
Un’abitazione con alta classificazione energetica garantisce prestazioni elevate, risparmio energetico, efficienza e comfort abitativo: è nell’interesse di tutti imparare a dare il giusto peso alla qualità energetica di un immobile e alle soluzioni di efficientamento energetico.
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Nuovo record nel Fotovoltaico

Quali sono le potenzialità del fotovoltaico? Cosa ci promette per il futuro?
Le risposte a queste domande non possono che essere lungimiranti e, per gran parte, teoriche: eppure c’è chi non si accontenta delle teorie e sceglie di ideare un modulo solare le cui prestazioni hanno sorpreso tutti!
Si tratta di una realizzazione di un team di ingegneri australiani dell’Università del New South Wales, che sono giunti ad un passo dall’efficienza massima consentita per il fotovoltaico raggiungendo il 34,5% di efficienza di conversione della luce solare in elettricità.
Il record è stato raggiunto grazie ad un mini-modulo di 28 cm quadrati a multipla giunzione, incorporato in un prisma. Quest’ultimo elemento ha il compito di dividere la luce in entrata nelle componenti spettrali specificatamente richieste dai differenti semiconduttori delle celle.
La struttura combina la tradizionale cella di silicio con una tripla giunzione (un mix di tre strati composto da indio-gallio-fosfuro, indio-gallio-arseniuro e germanio) per cui ogni materiale semiconduttore risponde ad uno specifico intervallo di lunghezze d’onda. Il prisma ottico posto esattamente tra le due celle divide la luce in entrata in quattro fasce luminose. Man mano che i fotoni attraversano uno strato, l’energia viene estratto dal semiconduttore alla sua lunghezza d’onda, mentre la parte non utilizzata della luce passa attraverso lo strato successivo, e così via.
Si tratta attualmente del livello più alto raggiunto al mondo senza l’uso di concentratori e ciò è ancora più sorprendente se si pensa che non era prevedibile un tale livello di efficienza prima del 2050. Un recente studio condotto dal think tank tedesco Agora Energiewende ha infatti fissato un obiettivo di efficienza del 35% entro il 2050 per un modulo che utilizzi la luce solare concentrata. Ciò significa che il progresso ottenibile dal fotovoltaico sta superando persino le aspettative pronosticate dagli esperti!

EFFICIENZA ENERGETICA, L’AMBIENTE (E L’ECONOMIA) RINGRAZIA

Grazie alle soluzioni efficienti implementate in Italia, nel corso del 2015 si è avuto un risparmio che si attesta intorno ai 9 milioni tonnellate equivalenti di petrolio! Questi i dati resi dagli esperti di Avvenia, player italiano leader della white economy e dell’efficienza energetica, che testimoniano così come i progetti di efficientamento energetico siano proficui non soltanto circa la riduzione delle emissioni CO2, ma anche in merito agli approvvigionamenti energetici: grazie all’efficienza energetica, infatti, il nostro Paese ha evitato di importare gas naturale e petrolio per 2,4 miliardi di euro, evitando al contempo di produrre 21,6 milioni di tonnellate di CO2.
“Ogni punto percentuale in più di efficenza energetica si traduce nella diminuzione del 2,6% delle importazioni di gas”, sottolineano ancora gli esperti Avvenia.
Ma Efficienza energetica non vuol dire soltanto sostenibilità, ma anche RISPARMIO: Negli ultimi cinque anni, infatti, le soluzioni di efficienza energetica hanno permesso un risparmio energetico per un valore di oltre 800 miliardi di euro!
Siamo di fronte alla prova concreta delle potenzialità dell’energia efficiente, prove che devono fungere da modello e da base per ulteriori cambiamenti futuri, non soltanto per strutture e servizi pubblici, ma anche nella dimensione più ridotta della nostra abitazione.
Grazie agli ecobonus in vigore, l’investimento iniziale può essere recuperato in tempi relativamente brevi, il tutto per un notevole abbattimento dei costi di consumo, per una maggiore sicurezza energetica e per l’utilizzo di un’energia sana e pulita.
Che cosa aspetti? Contattaci e scopri le soluzioni di efficienza energetica per la tua casa!