Classificazione Energetica Italia

Un recente report pubblicato dalla Fiaip ha fatto luce sulla situazione delle classi energetiche in Italia.
Come ben sappiamo, la classificazione energetica ci permette di conoscere il livello di consumo energetico di un dato edificio sulla base della quantità di combustibile consumato per ogni metro quadro di superficie riscaldata.
La pubblicazione, riferita allo scorso 2015, riporta dati non certo esaltanti dal punto di vista della qualità energetca degli immobili compravenduti nell’anno preso in esame, che registra un mutamento sostanziale rispetto agli anni precedenti: gran parte degli edifici è di classe G e presenta una qualità energetica scadente (72% per i monolocali e 57% le villette).
Altro dato rilevante è il fatto che Ape, ovvero l’Attestato di Prestazione Energetica è uno strumento poco utilizzato nella valutazione dell’offerta, azzerando così ogni stimolo all’investimento.
Solo una piccola percentuale, compresa tra il 7% e il 13% appartiene alle prime tre classi: A+, A e B.
Infine, vi è un dato critico circa la percezione del concetto di performance da parte di chi compra o vende un immobile: l’analisi evidenzia, infatti, che il 54% di chi acquista un immobile non è in grado di valutare adeguatamente la prestazione dell’abitazione che sta acquistando, mentre la percentuale sale a 65% nel caso dei venditori.
Un’abitazione con alta classificazione energetica garantisce prestazioni elevate, risparmio energetico, efficienza e comfort abitativo: è nell’interesse di tutti imparare a dare il giusto peso alla qualità energetica di un immobile e alle soluzioni di efficientamento energetico.
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