Efficienza Energetica, cosa bisogna sapere

La Legge di Stabilità 2016, approvata in via definitiva dopo la terza lettura dal Senato, comprende diverse misure riguardanti energia, fonti rinnovabili, mobilità ed efficienza
energetica. Andiamo ad analizzare nello specifico gli elementi del documento in materia di efficienza e risparmio energetico in edilizia.
Il dato più significativo è sicuramente rappresentato dai 170 milioni di euro stanziati per favorire l’efficientamento energetico delle case popolari; tale misura viene a far parte di un
intervento straordinario, in concomitanza con l’estensione degli sgravi fiscali agli enti di gestione delle case di edilizia residenziale pubblica.
Altrettanto rilevante risulta essere la proroga al 31 dicembre 2016 delle detrazion per riqualificazioni energetiche e ristrutturazioni; le detrazioni fiscali previste sono del 65% sui
costi per gli interventi di efficientamento energetico.
Per quanto riguarda le ristrutturazioni edilizie, le detrazioni sono confermate al 50% sulle spese, che sono fino ad un massimo di 96.000 euro. Vi si aggiunge la proroga dei bonus
mobili, un altro 50% del costo di arredi ed elettrodomestici, che però devono essere legati agli interventi di ristrutturazione dell’abitazione.
Infine, citiamo altri interventi che rientrano nell’ambito della riqualificazione energetica:
– riqualificazione di edifici esistenti (con detrazione massima di 100.000 euro);
– interventi sull’involucro dell’edificio (detrazione massima di 60.000 euro);
-installazione di panelli solari (60.000 euro di detrazione massima);
– sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale (30.000 euro di detrazione massima);
-acquisto e la posa in opera di schermature solari – chiusure oscuranti e tende esterne (detrazione massima prevista di 60.000 euro);
– acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili (detrazione massima di 30.000 euro).

Consigli per l’Efficienza Energetica della tua casa

Migliorare l’Efficienza Energetica della tua abitazione è la maniera ideale per ridurre la spesa dei consumi e del riscaldamento in particolare, che è spesso la parte più costosa delle bollette domestiche. Attraverso una serie di accorgimenti e di installazioni alla vostra abitazione, il risparmio energetico è a portata di mano e vi permetterà di ridurre fino al 40% le spese per la climatizzazione, sia in inverno che in estate.
Ma come si migliora l’efficienza energetica di un’abitazione?
Innanzitutto, consigliamo l’installazione di un solare termico per la produzione di acqua calda, così da ridurre le spese energetiche della caldaia a gas o dello scaldabagno elettrico in inverno, e annullandole del tutto in estate. Il costo del solare termico oscilla dai 3.000 ai 5.000 euro, ma tali spese sono recuperabili grazie agli incentivi Ecobonus del 65%.
Altri interventi riguarda la riduzione al minimo della dispersione del calore: sono consigliati serramenti a chiusura ermetica, e cappotto per isolare tetto e pareti. Anche in questo caso si può approfittare delle agevolazioni fiscali per recuperare le spese di efficientamento che, anche se non alla portata di tutti, possono garantire un risparmio notevole in bolletta per circa vent’anni.
Per eliminare ogni perdita di energia, è buona norma assicurarsi che la caldaia sia perfettamente funzionante (un malfunzionamento rischia di aumentare del 20% il consumo di gas). Nel caso sia necessario sostituirla, consigliamo l’installazione di una caldaia a condensazione, che consuma il 30% in meno ed è più ecologica, poiché recupera il calore dei fumi in combustione. Gli Ecobonus sono validi anche in questo caso.
Concludiamo consigliando l’applicazione di pompe di calore green e di condizionatori A+++, ad elevata efficienza energetica e il cui acquisto è agevolabile grazie agli incentivi.
Se vuoi migliorare l’efficienza energetica della tua abitazione, affidati alle soluzioni di Efficienza Energetica Group: il risparmio non è mai stato così semplice ed Efficace!

Rapporto GSE 2015 sul risparmio energetico

Il rapporto annuale che il GSE ha redatto riguardo al meccanismo dei Certificati Bianchi ha rilevato che l’esperienza italiana a riguardo si è dimostrata un successo dei sistemi market based, sia nel contenimento della domanda domestica, sia come modello per il supporto al miglioramento dell’efficienza energetica del sistema.
Il sistema dei certificati bianchi (detti anche Titoli di Efficienza Energetica) fu introdotto nella legislazione italiana nel luglio del 2004 e prevede che i distributori di energia elettrica e gas naturale raggiungano ogni anno obiettivi quantitativi specifici di risparmio energetico, espressi in Tonnellate Equivalenti di Petrolio risparmiate (TEP). Si tratta, quindi, di titoli negoziabili che certificano il conseguimento di risparmi energetici negli usi finali di energia mediante interventi e progetti di incremento di efficienza energetica.
Il GSE ha quindi il compito di illustrare i risultati principali circa le attività di gestione dei Titoli di Efficienza Energetica. I risultati del 2015 hanno evidenziato che oltre il 94% dei certificati bianchi riconosciuti per richieste di verifica e certificazione inerenti a progetti a consuntivo è generato da interventi di miglioramento dell’efficienza energetica realizzati nel settore industriale, in particolare a quelli di generazione e recupero di calore, che rappresentano circa la metà dei TEE rilasciati nell’anno appena concluso, e subito seguiti dagli interventi di ottimizzazione energetica dei processi produttivi e dei layout di impianto, con il 33% dei TEE.
Per quanto riguarda il settore civile, gli interventi riguardano la riduzione del fabbisogno di energia attraverso applicazion ICT (3%) e gli interventi relativi alla climatizzazione e alla produzione di acqua calda (1,5%).
Le stime per il 2016 prevedono una disponibilità sui conti proprietà degli operatori circa 7.495 kTEE.

2016, detrazioni fiscali e Conto Termico

Il 2016, oltre a portare l’ennesima conferma delle detrazioni fiscali al 65% per gli interventi di efficienza energetica, ha visto l’introduzione del Conto Termico, la nuova versione del meccanismo di incentivazione. Per coloro che sono interessati al solare termico, dunque, sarà utile conoscere un po’ più approfonditamente i due meccanismi di incentivazione, mettendoli a confronto.
La detrazione fiscale come sistema incentivante permette di recuperare il 65% del costo di impianto in un periodo di 10 anni, grazie alla detrazione dalle tasse a cui il proprietario dell’impianto ha diritto, e che gli consente di decurtare una discreta somma dal costo di investimento. Il recupero fiscale è notevole e la soglia di detraibilità massima è pari a 60.000 euro, dunque gli impianti per singole residenze rientrano ampiamente negli interventi detraibili. Inoltre, il meccanismo delle detrazioni fiscali è in voga già da anni, a tutto vantaggio di fruitori, venditori ed installatori che ormai conoscono ampiamente la modalità di incentivazione fin nei minimi dettagli. Ciò che può considerarsi un aspetto meno vantaggioso è la non applicabilità delle detrazioni a coloro che, dichiarando un reddito imponibile inferiore alle soglie minime previste, non subiscono una tassazione sul reddito, quindi non traggono nessun beneficio dalle eventuali riduzioni.
Il Conto Termico, invece, rappresenta un meccanismo più complesso rispetto alle detrazioni fiscali, in quanto è associato alla taglia del sistema, alla sua applicazione e al rendimento del collettore solare utilizzato. Prendendo in considerazione un impianto di medie prestazioni, potremmo avere un incentivo che varia tra i 240 ai 400 euro a m2. Il costo di investimento netto raggiungerà quindi i 3000 euro circa ed il tempo di ritorno economico sarà prolungato rispetto ai valori della detrazione fiscale (tra i 12 e i 15 anni).
Ovviamente, al fine di usufruire dei contributi disponibili, è necessario dotarsi di collettori solari che recano la certificazione europea Solar Keymark, a testimonianza della conformità dei componenti alle norme di riferimento e ai documenti normativi ICIM.

Efficienza Energetica, cosa ne pensano gli italiani

Una recente analisi dell’ISTAT circa l’atteggiamento da parte dei cittadini in merito alla questione ambientale ha portato alla luce un dato interessante: un numero sempre maggiore di italiani decide di investire in tecnologie più efficienti allo scopo di ridurre i consumi a lungo termine. Solo negli ultimi 5 anni il 22% delle famiglie ha concretizzato l’obiettivo di un risparmio energetico attraverso intervento di efficientamento degli edifici e attraverso l’installazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili, per riscaldamento e produzione di
energia. A spingere sempre più italiani a questo nuovo e più virtuoso comportamento è soprattutto la crisi economica, che ha portato i cittadini a considerare sotto una luce diversa gli sprechi energetici, ma molto è da imputare anche alla crescente cosapevolezza degli italiani circa l’urgenza dei problemi ambientali e di conseguenza circa l’importanza di rivolgersi al risparmio energetico e a strategie basate sull’efficienza energetica.
In base ai dati forniti dall’ISTAT, a investire maggiormente nel risparmio energetico sono soprattutto le famiglie settentrionali, prime fra tutte quelle liguri, seguite a ruota dalla provincia di Trento, Valle d’Aosta, Lombardia e Piemonte. Le regioni meridionali, invece, fanno scendere la percentuale di investimenti al 18,2%, fino ad arrivare alla Sicilia, fanalino di coda dell’elenco con il suo 17,3%.
Se anche tu desideri fare l’investimento giusto, che ti permetta un risparmio a lungo termine, scegli le soluzioni di Efficienza Energetica e scopri quanto è facile e conveniente affidarsi alle energie rinnovabili: un piccolo passo per un grande cambiamento!