ECOBONUS, COME RENDERE GLI INVESTIMENTI ALLA PORTATA DI TUTTI

L’ecobonus del 65% si è finora dimostrata una misura efficiente dal punto di vista economico ed occupazionale.

Spesso, però, le gravose spese iniziali per gli interventi di riqualificazione energetica tendono a scoraggiare i potenziali acquirenti.

A ciò si aggiungono i lunghi tempi di recupero per una detrazione completa.

Si tratta di una metodologia non adatta a tutte le tasche soprattutto in un periodo di crisi come questo.


Si sono avanzate diverse soluzioni per agevolare gli investimenti.

Secondo l’Assessorato regionale di Valle d’Aosta, la soluzione più promettente è la cumulabilità di questa misura fiscale con i mutui per gli interventi nel settore dell’edilizia residenziale.

Infatti, i mutui che comportano un miglioramento dell’efficienza energetica sono da ritenere compatibili con l’ecobonus del 65%.


Altra valida soluzione è contenuta nella proposta di legge presentata alla Camera dalla deputata Sara Moretto, del PD.

Disposizioni per la cessione dei crediti di imposta maturati per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici mediante contratto di sconto con un intermediario finanziario.

Nella proposta, si richiede alle banche un anticipo di parte della spesa che rientra nel bonus edilizio del 65%. In questo modo, sarà l’istituto a recuperare il credito come fa oggi il cittadino.

“Solo così si riuscirà a trasformare la rendita decennale in liquidità immediata. Questo grazie all’ applicazione di tassi ridotti e pressoché uniformi. Il basso grado di rischio del finanziamento, di fatto garantito dallo Stato, agevolerà la situazione”.

afferma la Moretto. 

“Questo consentirebbe di creare un ulteriore volano per la domanda di servizi di ristrutturazione delle abitazioni o di miglioramento degli edifici sotto il profilo della riqualificazione energetica”.