Efficientamento energetico

Efficientamento energetico, le novità 2017

Con la nuova Legge di Stabilità del 2017, sono state prorogate agevolazioni fiscali per gli interventi di efficientamento energetico relativi agli immobili ed anche nuove detrazioni.
In questo articolo, andremo a scoprire cosa è cambiato dal 1° gennaio 2017 e quali saranno le opportunità da cogliere per efficientare la propria abitazione investendo sulle nuove tecnologie.
Iniziamo col ricordare che, in linea generale, l’agevolazione fiscale del 65% per efficientamento energetico sugli immobili è stata prorogata fino alla fine di Dicembre 2017: secondo la normativa, potranno usufruire delle agevolazioni coloro che effettueranno le spese in esame tra il 6 giugno ed il 31 dicembre 2017.
E’ importante evidenziare che, ai fini dell’agevolazione in questione, è rilevante non la data di avvio dei interventi cui le spese si riferiscono ma la data dell’effettivo pagamento delle fatture per quanto riguarda persone fisiche, liberi professionisti ed enti non commerciali; nel caso di imprese individuali, società ed enti commerciali, sarà invece rilevante la data di ultimazione della prestazione, indipendentemente dal momento di pagamento delle fatture. Il primo criterio è definito criterio di cassa, mentre quest’ultimo è detto criterio di competenza.
Altra proroga riguarda la detrazione del 65% per interventi di efficientamento energetico relativo a parti comuni degli edifici condominiali.
Riguardo i soggetti c.d. “incapienti”, ovvero colore che rientrando nella c.d. “no tax area” non possono beneficiare del risparmio fiscale (non avendo alcuna imposta netta su cui far impattare la detrazione), possono invece optare per la cessione della detrazione a favore dei fornitori che hanno effettuato interventi di efficientamento energetico condominiale, con modalità da definire con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate.
Analizziamo ora le novità del 2017.
La più importante consiste nell’introduzione di incentivi più consistenti per la riqualificazione energetica delle parti comuni dei condomini: sono infatti previsti dei recuperi di imposta in misura superiore allo standard del 65%, oltre all’introduzione della possibilità, per ciascun condominio, di cedere il proprio bonus a fornitori che hanno realizzato i lavori.
L’agevolazione per risparmio energetico “potenziata” è una detrazione aumentata al 70% o al 75% e riguarda le seguenti condizioni:
– nel caso l’intervento interessi l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio stesso (es. se si intende realizzare il “cappotto termico”). In questo caso, la detrazione prevista è incrementata al 70%;
– nel caso di interventi di riqualificazione energetica relativi alle parti comuni di edifici condominiali, finalizzati a migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva e che conseguano almeno la qualità media di cu al D.M. 26 giugno 2015. In questo caso, la detrazione sarà del 75%;
– Le detrazioni potenziate sono calcolate su un ammontare complessivo delle spese non superiore a 40.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio;
– Le condizioni di sussistenza per l’applicazione delle detrazioni potenziate devono essere verificate da professionisti abilitati, tramite il rilascio dell’attestazione della prestazione energetica degli edifici;
– Le detrazioni potenziate possono, su opzione dei beneficiari, essere trasformate in credito cedibile ai fornitori che hanno effettuato gli interventi, con la facoltà di ulteriore e successiva cessione del credito.
– Per quanto riguarda le detrazioni potenziate, a differenza di quelle ordinarie, sono ammessi alla cessione del credito tutti i singoli condomini, indipendentemente dal fatto che siano presenti o meno nella “tax area”.
In ultima analisi, pare non siano mutati i meccanismi per usufruire dell’incentivo fiscale per risparmio energetico.
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