efficienza energetica

Efficienza Energetica e nuovo Fondo Nazionale

Pochi giorni fa è stato pubblicato il decreto attuativo 22 dicembre 2017 che sancisce le modalità di funzionamento del Fondo Nazionale per l’ Efficienza Energetica, recentemente istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico.

Tale fondo, spiega il Ministero, è volto a sostenere gli interventi di efficienza energetica realizzati dalle imprese e dalla Pubblica Amministrazione, sia su immobili, impianti e processi produttivi. Ciò allo scopo di raggiungere obiettivi quali: la riduzione dei consumi di energia nei processi industriali, l’efficientamento di servizi ed infrastrutture pubbliche, la riqualificazione energetica e così via.
Per tali traguarti, il Ministero ha già stanziato 150 milioni di euro, più altri 100 milioni che destinerà al triennio 2018-2020. Inoltre, il Fondo sarà ulteriormente sostenuto dalle risorse messea disposizione dal Ministero dell’Ambiente. Ciò lascia presagire un movimento importante in termini di investimenti che si stima oltre agli 800 milioni di euro. Sono cifre, queste, che potrebbe determinare la svolta decisiva nel campo dell’ efficienza energetica e delle energie rinnovabili nel nostro paese.
A curare l’effettuazione delle verifiche e delle ispezioni sarà INVITALIA, che potrà avvalersi di controlli documentali e in situ allo scopo di accertare la regolarità della realizzazione, il corretto funzionamento e la permanenza di quei presupposti indispensabili per la fruizione ed il sostentamento delle agevolazioni.
Il Fondo Nazionale di Efficienza Energetica è un ulteriore strumento che va ad inserirsi tra le misure per l’efficienza energetica che il Paese ha adottato con il fine di conseguire gli obiettivi di risparmio energetico indicati nella Strategia Energetica Nazionale, e sarà presto ampliato con una specifica sezione dedicata all’ecoprestito a sostegno e potenziamento dell’efficaca dell’ecobonus.
Per maggiori informazioni su Efficienza Energetica, visita il nostro blog.

energia green

Energia green, le centrali eoliche e solari costano meno del carbone

Energia green, è avvenuto il sorpasso: le centrali a energia rinnovabile costano meno del carbone.

“Installare nuove capacità di generazione elettrica rinnovabile è ormai non soltanto una scelta di responsabilità ambientale, ma anche sempre più di convenienza economica”. È quanto afferma Adnan Amin il direttore generale di Irena, l’Agenzia internazionale delle energie rinnovabili, alla luce degli ultimi risvolti in campo energetico.
Non solo Messico, Cile, Brasile, ma anche in Europa, Germania per la precisione: in queste parti del mondo, per la prima volta a partire dagli ultimi mesi del 2017, i costi per produrre nuovi impianti rinnovabili per la produzione di energia elettrica risultano più bassi dei costi per la realizzazione di nuove centrali alimentate da fonti tradizionali quali gas e carbone, sussidi ed incentivi pubblici a parte.
Si tratta di una novità dai risvolti importanti, destinata a cambiare considerevolmente il futuro dell’industria dell’energia.
I dati presentati dall’ultimo studio dedicato ai costi di generazione, registrano una discesa dei prezzi notevole, dal 2010 al 2017: circa un quarto per quanto riguarda l’energia eolica “on shore”, e addirittura del 73% nel caso del fotovoltaico.
Non solo Irena aveva predetto che tale sorpasso era ormai prossimo: il World Economic Forum aveva infatti parlato di una rivoluzione non solo tecnologica, ma anche economica, fatto che avrebbe attirato molti più investimenti sull’ energia green. Ed è solo questione di tempo prima che il solare superi a livello globale il carbone, trasformandosi nella scelta più conveniente sotto ogni punto di vista.
In testa a questa rivoluzione, vi sono soprattutto Cina e India, ma anche in altre zone del mondo il settore energetico si sta gradualmente spostando sul rinnovabile, e per motivazioni economiche: il costo marginale per la produzione di energia da fonti tradizionali, gas o carbone, è più alto di quello di un impianto eolico o fotovoltaico di nuova costruzione. Dunque, gli impianti rinnovabili sono sempre più convenienti rispetto alle centrali tradizionali e riescono a competere senza incentivi o sussidi.
Ad aumentare, di conseguenza, sono gli investimenti, arrivati addirittura a quota 333,5 miliardi nel 2017. Insomma, il futuro delle rinnovabili appare sempre più luminoso e ricco di opportunità.
Partecipa anche tu alla rivoluzione energetica, e scegli le soluzioni rinnovabili di Efficienza Energetica!

condomini

Risparmio energetico per i condomini

Uno sguardo agli incentivi dedicati al risparmio energetico per i condomini.

Gli ecobonus previsti per gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica sono risparuno strumento utilissimo per superare quelle criticità proprie dei palazzi vecchi ed inefficienti, costruiti quando il risparmio energetico non era una priorità.
Sono infatti gli interventi sui condomini l’argomento principale su cui il convegno a Roma organizzato dall’Enea ha fatto maggiore chiarezza.
Già nel 2017, la Legge di Stabilità introdusse in Italia le detrazioni fiscali del 70-75% per la riqualificazione energetica di parti comuni degli edifici condominiali e il miglioramento della prestazione energetica invernale ed estiva. Con la Legge di Bilancio di quest’anno, si sono apportate delle modifiche volte a incrementare i vantaggi degli ecobonus, tra cui l’estensione dell’incentivo fiscale, la rimozione dell’amianto dai tetti degli immobili o la possibilità di richiedere un unico ecobonus con aliquota tra l’80 e l85% per interventi di riqualificazione abbinati a quelli antisismici.
“Moltissimi cittadini italiani vivono in grandi condomìni costruiti negli anni ‘50, ‘60 e ‘70 nelle periferie senza nessuna attenzione agli aspetti energetici”, afferma Testa, il presidente dell’Enea all’apertura del convegno. Vivere in questi immobili, in cui non sono mai stati fatti interventi di retrofit, rappresenta un dispendo economico non indifferente. Ecco perché è utile concentrarsi su questi aspetti, anche perché tali immobili rappresentano, proprio per la loro condizione, un ottimo terreno potenziale, che potrebbe portare ad un risparmio fino al 60% dei consumi.
Come esempio pratico, l’Enea calcola il risparmio energetico ottenibile da interventi di efficientamento di un tipico condominio popolare romano costruito nel 1926 nel quartiere di San Lorenzo: partendo da una spesa attuale di 9.790 €/anno tra energia elettrica e gas metano, gli interventi di riqualificazione potrebbero ridurre la bolletta a 2.200 €/anno con un risparmio di ben 7.590 €/anno. Ciò a fronte di una spesa di circa 150.900 euro, che avrebbe una detrazione di 102.630 euro con un tempo di ritorno di soli 6,4 anni. Inoltre, testa assicura che “se si fanno insieme riqualificazione e messa in sicurezza i costi si riducono di molto e, grazie ai risparmi ottenuti con l’efficienza energetica, si riesce a finanziare anche l’anti-sismica”.
Per ulteriori informazioni, visita il sito web di Efficienza Energetica Group.

rinnovabili

Rinnovabili, quota 50% dal 2018

Rinnovabili, dal 2018 sarà obbligatoria la copertura al 50% del fabbisogno.

Quest’anno entra definitivamente in vigore l’obbligo di copertura da fonti rinnovabili per almeno il 50% del fabbisogno, calcolato in fase di progettazione. Tale novità, che rappresenta per certi versi l’ultimo importante gradino in materia di risparmio energetico e sostenibilità, completa definitivamente le previsioni sul Decreto Legislativo 28/2011.

Nello specifico, la quota di copertura del 50% è riservata per le abitazioni private; per edifici pubblici, invece, la quota aumenta a 55%, e scende nel caso di edifici privati o pubblici situati in centri storici.
I soggetti a questa normativa, perciò, dovranno innanzitutto calcolare il valore dell’energia di cui l’immobile necessità per la produzione di acqua calda e riscaldamento, dopodiché si andrà ad installare un impianto alimentato da fonti energetiche rinnovabili in grado di garantire più della metà del fabbisogno energetico rilevato. Insomma, il fabbricato deve risultare “sostenibile almeno a metà”.
La normativa si riferisce alle fonti “interamente” rinnovabili, ovvero quelle derivanti dai collettori solari, da pompe di calore che raccolgono energia dall’ambiente esterno, ed il fotovoltaico. Le biomasse, come il pellet, hanno invece una rinnovabilità dell’80%, mentre il teleriscaldamento conserva un valore di default del 50% non rinnovabile e 0% rinnovabile, qualunque sia la fonte di produzione energetica effettivamente utilizzata in un determinato sistema di teleriscaldamento.
Alla luce di ciò, la normativa appare particolarmente ridotta nell’ambito energetico, essendo escluse molte delle fonti energetiche attualmente utilizzate. Ma, essendo queste non totalmente rinnovabili, non potranno più essere utilizzate come impianto principale nella progettazione di nuovi edifici. Più spazio, insomma, ai pannelli solari, preferibilmente associati a pompe di calore.
Per maggiori informazioni, visita il sito web di Efficienza Energetica Group.

scegliere il fotovoltaico

Scegliere il fotovoltaico, ecco perché

Scegliere il fotovoltaico nel 2018? Ecco 10 ottimi motivi per farlo!

Imparare a sfruttare l’energia solare per la produzione di corrente elettrica è importante, in primis per l’ambiente ed il futuro della nostra terra, ma non solo. Esiste tutta una serie di vantaggi per cui scegliere il fotovoltaico si configura come una decisione consapevole, conveniente o addirittura irrinunciabile!

1. Innanzitutto, l’inesauribilità dell’irraggiamento solare, quale fonte pulita, rinnovabile e infinita di energia. Il Sole riscalda la nostra terra quotidianamente, poducendo una mole di energia nettamente superiore alle nostre necessità, mentre i combustibili fossili, come ben sappiamo, sono sulla strada del tramonto e pesano in maniera sempre più considerevole sulle nostre spese energetiche.

2. Scegliere il fotovoltaico significa rendersi indipendenti nella produzione di energia elettrica. La vostra casa diventa una piccola produttrice autonoma di energia, e questo vi consente di sganciarvi dai costi della rete e di avere ambienti sempre illuminati senza costi! Anche nel momento in cui non è presente la luce del sole, potrai avere il vantaggio di utilizzare l’energia dalla rete locale a una tariffa notturna con costo inferiore.

3. Il fotovoltaico non produce emissioni inquinanti ed è composta di materiali riciclabili di silicio. Si tratta del secondo elemento per abbondanza in natura.
Tantissimi produttori di impianti e componenti per fotovoltaico aderiscono al PV Cycle, un consorzio che opera nel ricevimento gratuito di pannelli deteriorati per smaltirli nel rispetto dell’ambiente.

4. La durata di un impianto fotovoltaico dura all’incirca 25 anni. Se posizionato in maniera ottimale con l’aiuto di aziende specializzate nel settore, è possibile ricevere il massimo rendimento nei primi anni. C’è da dire che, negli anni, la capacità di assorbimento delle radiazioni solari si riduce del 20%, motivo in più per affidarsi ad una consulenza specializzata allo scopo di trarre il massimo risultato dal proprio investimento.

5. I costi di manutenzione del fotovoltaico sono minimi e si riducono a dei semplici interventi di pulizia annuali che preservano le funzionalità dell’impianto.

6. È possibile iniziare tranquillamente con un fotovoltaico di piccola taglia e, se la situazione lo richiede, è sufficiente modificare la produzione di energia aumentando il numero di pannelli installati. Tale scelta non comporta alcuna opera muraria, e prevede un tempo di almeno 24 mesi dall’installazione del primo impianto fotovoltaico.

7. Il fotovoltaico può essere installato ovunque l’irraggiamento solare sia migliore: sul tetto, ma anche sul terrazzo o sulla facciata, se lo spazio e l’orientamento lo permettono.
È importante lasciarsi consigliare da un’azienda qualificata allo scopo di installare il fotovoltaico laddove sia più proficuo dal punto di vista dell’efficienza dell’impianto stesso.

8. L’energia prodotta in eccesso non viene persa ma può essere immessa nella rete e quindi venduta: una scelta utile per ammortizzare l’investimento iniziale. Tale meccanismo è detto Scambio sul Posto.

9. Esiste la possibilità di usufruire delle detrazioni fiscali che consentono di ridurre ulteriormente il costo di acquisto ed installazione del fotovoltaico, che poi rientrerà totalmente grazie allo Scambio sul posto e al risparmio in bolletta.

10. Scegliere il fotovoltaico significa abbattere la propria spesa energetica per almeno 25 anni: il fotovoltaico è infatti in grado di produrre l’energia necessaria per alimentare tutti gli apparecchi presenti nell’abitazione e di accumulare l’energia non consumata. In condizioni ottimali, il margine di risparmio è notevole!

Insomma, scegliere il fotovoltaico, anche nel 2018 risulta una scelta vincente! Per scoprire di più sulle tue opportunità di risparmio, puoi richiedere una consulenza gratuita ad Efficienza Energetica.

risparmio energetico

Risparmio Energetico ed Ecobonus 2018

Approfondiamo il discorso su risparmio energetico ed Ecobonus del 65% e del 50%

Con la nuova Legge di Bilancio, gli incentivi sul risparmio energetico sono stati ridisegnati, allo scopo di agevolare maggiormente i lavori in grado di migliorare la prestazione globale degli edifici.

La detrazione del 65% sarà prevista sino al 31 dicembre 2018 per le spese relative agli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.
Sono compresi interventi che:
– migliorano il fabbisogno annuo di energia del 20% rispetto ai requisiti del DM 11 marzo 2008;
– l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda;
– la sostituzione di scaldacqua tradizionali con pompe di calore;
– sostituzion di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di classe A e installazione di sistemi di termoregolazione all’avanguardia;
– Acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti che portino ad un rispamio di energia primaria pari al 20%;
– Acquisto e installazione di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento, acqua calda e climatizzazione.

L’Ecobonus scende al 50% nel caso di:
– acquisto e posa in opera di schermature solari;
– sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione o a biomasse di classe A;
– acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, fino ad un valore massimo della detrazione di 30 mila euro.

Resta invariata l’agevolazione sui condomìni fino al 2021, con una detrazione del 70% per lavori su parti comuni degli edifici condominiali e del 75% nel caso di miglioramenti di prestazione energetica invernale ed estiva almeno pari alla qualità media di cui al DM 26 giugno 2015.

Buone notizie per gli Istituti autonomi per le case popolari (Iacp) che da quest’anno possono beneficiare di tutte le detrazioni per gli interventi di riqualificazione energetica (e non più solo di quelle sulle parti comuni che danno diritto a detrazioni maggiorate del 70% e del 75%).

Per ulteriori informazioni, richiedi una consulenza gratuita ad Efficienza Energetica Group.

Efficienza Energetica degli edifici, nuove direttive

Efficienza Energetica degli edifici: via libera alla nuova direttiva che si propone di portare gli edifici quasi ad energia zero entro per il 2050.

È stata raggiunta l’intesa tra Commissione Europea, Europarlamento e Consiglio dell’UE sulle norme in merito al rendimento energetico degli immobili, che dà avvio ad un percorso di rinnovamento del patrimonio edilizio europeo.

La direttiva EPDB, uno degli otto provvedimenti legislativi del “Pacchetto energia pulita”, sancisce i nuovi standard comunitari e le misure volte ad incrementare l’efficienza energetica, allo scopo di dotare, entro il 2050 tutto il settore immobiliare del marchio NZEB (Near Zero Energy Building – edifici a energia quasi zero).
“Ben un terzo delle emissioni prodotte dall’UE è prodotto dagli edifici”, spiega Maroš Šefcovic, il vicepresidente responsabile dell’Unione dell’energia “È importante, perciò, che la lotta contro il cambiamento climatico inizi ‘a casa nostra’”.
Ma la scelta, seppur presa con un occhio di riguardo alla situazione ambientale, si volge anche all’obiettivo di una minore spesa in termini energetici: il settore è attualmente responsabile del 40% del consumo di energia nell’Unione Europea.

Tra i punti fondamentali dell’accordo vi sono le strategie di ristrutturazione a lungo termine, che tutti gli Stati Membri saranno chiamati a mettere in atto e che riguardano in particolar modo la realizzazione di nuovi investimenti per il rinnovamento del patrimonio edilizio con l’obiettivo di raggiungere alta efficienza energetica e zero emissioni entro il 2050.

Per ulteriori informazioni sull’efficienza energetica, visita il sito web: www.efficienzaenergeticagroup.it

legge di bilancio 2018

Legge di Bilancio 2018, novità ecobonus

Alcuni interventi scesi al 50% potrebbero tornale al 65%

Sono previste diverse modifiche alla nuova Legge di Bilancio 2018, che, tra le altre cose, ha abbassato le detrazioni fiscali al 50% per quanto riguarda infissi, schermature solari e caldaie.
Non tutti sembrano aver apprezzato la novità del testo attuale, e il malcontento viene soprattutto dai settori dell’installazione di infissi e caldaie. Per questo motivo, le norme che regolano questi interventi sono tornati in revisione, con l’idea di lasciare al 50% gli interventi meno performanti dal punto di vista dell’efficienza energetica, e di elevare al 65% quelli che offrono migliori performance, come ad esempio installazioni a regola d’arte per gli infissi, impianti con sistemi di termoregolazione per le caldaie e caldaie a condensazione.
In questo contesto, emerge l’importanza di salvaguardare l’intervento di sostituzione dei serramenti, per tutta una serie di motivi ben delineati dalla lettera che Unicmi ha indirizzato alle Commissioni: la praticabilità economica da parte dei consumatori italiani ma soprattutto l’apporto al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico. Gli investimenti attivati nel 2016 dagli interventi di sostituzione dei serramenti ammontano a 1.355,5 M €, circa il 41% degli investimenti totali, per un risparmio energetico pari al 41,2% del totale.
Nei prossimi giorni conosceremo la decisione della Commissione della Camera. Per ulteriori informazioni sulle novità ecobonus, clicca qui.

Ecobonus 2018, le novità

Ecobonus 2018, ecco cosa cambierà.

L’anno nuovo porterà con sé alcune novità in merito al settore dell’Efficienza Energetica, contenute nella Legge di Bilancio 2018: è utile conoscere le nuove strategie energetiche nazionali tanto per gli addetti ai lavori quanto per coloro che desiderano compiere il grande passo verso l’utilizzo delle energie alternative e della riqualificazione energetica.
Una notizia importante riguarda l’abbassamento dal 65% al 50% dell’ecobonus 2018 per schermature solari, infissi e caldaie a condensazione e biomassa: il motivo consiste nel fatto che il rendimento reale di questo genere di interventi è effettivamente più basso rispetto ad altri.
In generale, la manovra volge ad una ottimizzazione del meccanismo delle detrazioni fiscali per riqualificazione energetica e recupero edilizio, per far fronte ai principali ostacoli dell’efficienza energetica nel nostro paese: la scarsa consapevolezza dei consumatori ed il costo elevato degli investimenti iniziali.
Ecco dunque le principali novità su cui si sta lavorando in merito alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica
1. integrazione tra ecobonus e sisma bonus;
2. calcolo dei risparmi generati dalle detrazioni fiscali per il recupero edilizio;
3. introduzione di massimali unitari di spesa per ogni tipologia di intervento;
4. allargamento della cessione credito. La Sen intende usare il Fondo nazionale per l’efficienza energetica per stimolare i finanziamenti per l’efficienza energetica da parte delle banche. Il Fondo privilegerà gli interventi standardizzati con risparmi energetici certi sulla base di parametri prestabiliti;
5. sempre a proposito di cessione del credito: oltre che per gli interventi sulle parti comuni degli edifici, verrebbe resa possibile anche per chi esegue lavori di efficientamento sulla singola unità immobiliare. Ne avevamo già parlato qui.
6. istituzione di un Fondo (fino a 150 milioni di euro) per garantire chi chiede un prestito per pagare gli interventi di riqualificazione energetica;
7. stabilizzazione degli incentivi per gli interventi di riqualificazione energetica che interessano l’intero edificio.
8. iniziative per favorire l’aggregazione e la standardizzazione degli interventi di riqualificazione profonda degli edifici, anche a livello di quartiere;
9. favorire l’acquisto di abitazioni in alta classe energetica.
Alcune di queste iniziative sono già state inserite nella Legge di Bilancio 2018.
L’obiettivo è quello di creare incentivi maggiori agli interventi per l’efficientamento energetico degli edifici, con maggiori aspettative sul risparmio, con il fine più grande di decarbonizzare l’economia entro il fatidico 2025; scopo che rende necessario il dialogo con le Amministrazioni locali.
Per maggiori informazioni, consulta il sito di Efficienza Energetica!

energia solare

Energia solare, il futuro è luminoso

Energia solare: da essa dipende il futuro “green” che tutti sogniamo.
Parlano chiaro i dati raccolti dall’Agenzia internazionale per l’energia (Aie) e contenuti nel rapporto “Renewables 2017”: il fotovoltaico rappresenta circa due terzi della capacità netta di nuova potenza installata nel mondo nel 2016.
Lo scorso anno, infatti, sono entrati in funzione ben 165 gW, grazie alla sola spinta di Cina e Stati Uniti. Ciò ci fa capire come lo spazio di espansione dell’ energia solare, al di là delle “questioni politiche” americane, sia grande. Ci troviamo di fronte all’energia rinnovabile con la crescita più alta di qualunque altra fonte, ed è probabile che entro il 2022, il solare possa superare da solo le potenzialità di tutte le altre rinnovabili.
In questo contesto di enorme crescita e aspettativa, l’Italia sta tenendo il passo: nel 2016 la produzione lorda di energia da fotovoltaico è stata pari a 22.104 gWh, cioè il 7,6% del consumo nazionale. Si registra un leggero calo rispetto al 2015, ma basta utilizzare una panoramica più ampia per capire che, negli ultimi cinque anni, il fotovoltaico in Italia ha goduto di un incremento del 15%. Tutto ciò malgrado il taglio degli incentivi, compensati dagli investimenti che alimentano la ricerca facendo precipitare i costi.
Lo studio dei materiali, in questo frangente, è fondamentale ed il nostro paese fa la propria parte.
L’Istituto italiano di Tecnologie di Genova (Iit), ad esempio, insieme all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata ha realizzato un modulo solare al grafene di circa 50 centimetri quadrati che permetterà di abbattere i costi e di rendere “intelligenti” finestre e altre superfici esposte alla luce solare. In questo modo, la produzione di energia pulita dalla radiazione luminosa non sarà bloccata nel suo percorso, come avviene invece con il tradizionale fotovoltaico.
Ancora in Italia, il Centro Ricerche Eni per le Energie Rinnovabili e l’Ambiente ha sviluppato la tecnologia a celle solari organiche: stampabili su qualsiasi superficie, sottili e flessibili, esse non contengono silicio e non necessitano di tralicci per essere montate. In più, sono in grado di funzionare anche in condizioni di luce diffusa, come ad esempio all’alba o al tramonto.
Altro prodotto della ricerca Eni sono i concentratori di luce luminescenti, speciali finestre trasparenti e colorate che producono elettricità e regolano la luminosità e la temperatura dell’ambiente.
Ci stiamo avvicinando sempre di più ai tanto agognati standard di “energia quasi zero” e tutto il mondo sembra aver preso la medesima direzione.
Quel futuro green, ecologico e luminoso non sembra poi così impossibile.
E tu? Stai facendo la tua parte?
Scopri di più sulle rinnovabili e sulle opportunità di risparmio energetico e di benessere per la tua casa, con Efficienza Energetica: http://www.efficienzaenergeticagroup.com/consulenza-gratuita/