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Sistema Ibrido, efficienza e risparmio

La temperatura sta calando, e già pensiamo a quanto ci costerà, questo inverno, tenere calde e ospitali le stanze della nostra abitazione.
Ora, immagina di avere a disposizione un sistema intelligente, che ti consente di ottenere il massimo del comfort… ma al minimo costo!
Stiamo parlando del Sistema Ibrido, l’innovativa tecnologia che combina caldaia a condensazione e pompa di calore che si alternano, a seconda delle esigenze, al fine di offrire le migliori prestazioni senza sprechi.
Grazie alla centralina digitale che gestisce le due apparecchiature, infatti, il sistema ibrido è in grado di decidere autonomamente quando utilizzare la caldaia e quando la pompa di calore, scegliendo la fonte energetica più conveniente in base alla circostanza. In questo modo, è la tecnologia stessa a risparmiare, e tu non dovrai fare altro che goderti gli ambienti di casa tua, senza preoccuparti delle bollette.
Se già il Sistema Ibrido rappresenta una fonte di risparmio vantaggiosa, il risparmio aumenta se abbinto a tecnologie rinnovabili quali fotovoltaico e Solare Termico, che vanno a tagliare ulteriormente i costi in bolletta, fin quasi ad azzerarli!
L’85% dei consumi domestici degli italiani dipende proprio dalla climatizzazione degli ambienti: quanto potremmo risparmiare grazie all’ausilio dei sistemi ibridi?
Si tratta ancora di un settore di nicchia, ma il tasso di crescita è notevole e promette bene soprattutto nel nostro Paese, tra i più attivi in Europa.
Ma per ottenere quei risultati che le nostre opportunità promettono, sono necessarie regole più agili ed efficaci in tema di incentivi ed una massiccia informazione sulle novità tecniche orientate al risparmio e all’efficienza energetica.
Scopri di più sulle tecnologie rinnovabili e cambia il tuo modo di vivere l’energia! Contatta Efficienza Energetica:http://www.efficienzaenergeticagroup.com

consumi domestici

Consumi domestici, come migliorarli

Quanto ti costano i consumi domestici?

Tutti sappiamo che una casa non efficientata disperde una parte dell’energia che paghiamo. Ma sappiamo davvero quanta energia va perduta?
Una metafora ben chiara di come può essere la tua casa, nel caso non abbia alcun elemento che ne efficienta le prestazioni, è quello di un secchio bucherellato che perde continuamente acqua: l’energia dispersa non è solo uno spreco di denaro ma incide anche sulla vivibilità della tua abitazione, che potrebbe essere molto più confortevole al fronte di minori spese!
In Italia, soprattutto, l’efficienza delle case è molto bassa e i consumi domestici sono alle stelle: più energia va persa, più ne è necessaria per cose come riscaldare gli ambienti domestici. Questo crea un impatto non indifferente anche a livello ambientale, in quanto la maggior parte di privati e aziende fa ancora uso di fonti fossili.
Insomma, i consumi domestici di una casa non efficientata rappresentano un dispendio inutile di denaro e inquinamento, senza troppi vantaggi!
Allo stato attuale della tecnologia, sarebbe possibile ridurre fino al 70% dei consumi da fonti fossili, accrescendo l’efficienza energetica dei processi di trasformazione energetica, utilizzando tutta l’energia che paghiamo: ne risulta un notevole risparmio energetico (perché utilizzare tutta l’energia vuol dire produrne in minore quantità) ed anche un risparmio in bolletta!
Di conseguenza, vengono ridotte anche le emissioni di CO2, contribuendo anche ad un ambiente più sano e pulito.
Si tratta di meccanismi che prevedono un investimento iniziale, che tuttavia si ripaga da solo nel corso degli anni, oltre a garantire notevoli vantaggi che possono fare la differenza per la tua qualità della vita. Del resto, è decisamente più vantaggioso riparare un secchio bucato piuttosto che ostinarsi a consumare litri e litri d’acqua (che ha un costo!) per cercare di riempirlo!
Oggi è possibile stimare i tuoi consumi domestici e le tue opportunità di risparmio, elaborando la soluzione più idonea alle tue esigenze: per farlo, è sufficiente affidarsi ad un’azienda competente, professionale e trasparente, che sappia guidarti nel percorso di miglioramento della tua abitazione proponendoti diverse soluzioni.
Efficienza Energetica offre una consulenza totalmente gratuita che può aiutarti a comprendere quanto effettivamente spreca la tua abitazione e quali sono le migliori soluzioni per il tuo caso specifico. Una guida affidabile e il supporto delle detrazioni fiscali agevolano ulteriormente il passo verso una casa finalmente efficientata.
Già tanti privati hanno scelto di affidarsi alle soluzioni di Efficienza Energetica.
E tu?

celle solari

Celle solari, uno studio ne migliora le prestazioni

La scelta del fotovoltaico è un vantaggio sotto molti punti di vista: energia pulita e rinnovabile, efficienza energetica, risparmio considerevole sulla bolletta energetica. Negli ultimi anni, la cultura del rinnovabile ha permesso una rapida ascesa di queste nuove tecnologie per pubblici e privati, e la produzione dei pannelli solari è diventata abbastanza economica. Unico scoglio per l’applicazione di questo sistema energetico è rappresentato dai costi di installazione, attualmente ancora proibitivi per qualcuno.
Per ovviare a questo inconveniente, si è allora pensato di realizzare pannelli più efficienti, in modo da poter rientrare più velocemente dal costo dell’installazione e rendere quindi l’investimento meno duro da affrontare.
Fino ad ora, le celle solari, pur avendo un tetto di efficienza massima teorica del 29%, hanno mostrato un’efficienza non molto superiore al 20%: percentuale notevole, ma che è comunque possibile migliorare, a tutto vantaggio degli acquirenti.
I ricercatori della società giapponese Kaneka Corporation hanno voluto, perciò dimostrare la possibilità di spingersi più vicini al limite teorico, riuscendo a costruire una cella solare con un tasso di conversione da energia solare a energia elettrica del 26,3%, arrivato fino a 26,6% dopo l’invio dell’articolo a Nature Energy. Il precedente record era del 25,6%.
La cella costruita dai ricercatori è di 180,4 centimetri quadrati, con eterogiunzioni di qualità elevata e con una stratificazione del silicio nella cella per ridurre al minimo le bande proibite, dove non possono esistere stati elettronici. Hanno inoltre fatto uso di elettroidi a bassa resistenza sul retro della cella, per per evitare schermature sulla superficie sensibile della cella e aumentare così la quantità di fotoni raccolti. Infine, la parte frontale della cella è stata ricoperta da uno strato di silicio amorfo e una speciale pellicola anti-riflettente, con il duplice scopo di proteggere i componenti ed aumentare l’efficienza di raccolta.
Nel corso dell’operazione, sono state anche analizzate le cause che impediscono ai pannelli di raggiungere il tetto teorico del 29%, in modo da avere una panoramica più chiara di come superare i limiti attuali. E’ stata riscontrata una riduzione dell’efficienza complessiva dello 0,5% dovuta a fenomeni di resistenza, dell’1% per fenomeni ottici e del 2% per ricombinazioni di elettroni e lacune.
Il lavoro da fare è ancora molto, ma appare già possibile un sostanziale miglioramento delle prestazioni del fotovoltaico.
L’attività dei ricercatori è stata finanziata dalla New Energy and Industrial Technology Development Organization giapponese: le due realtà continueranno a collaborare nei prossimi anni allo scopo di portare il costo delle celle solari a 0,06 dollari per kWh entro il 2030.

Fotovoltaico, record 2016 e previsioni

Le ultime stime riguardo al mercato fotovoltaico nel 2016 non sono mai state così positive.

L’efficienza energetica e lo sfruttamento delle fonti rinnovabili sembrano aver conquistato una buona fetta del mercato in questo anno che sta per concludersi, a giudicare dall’ultimo rapporto pubblicato dal GTM Research, che ha riportato un nuovo record per il fotovoltaico.

Il settore, infatti è in crescita del 45% a livello globale, con una potenza installata che dovrebbe raggiungere il 74 GW, maggiore rispetto alle stime che si erano fatte a maggio (che invece avevano previsto un picco di 66 GW).

A contribuire in maniera decisiva ai risultati del 2016, sono stati i mercati di Cina, Stati Uniti e Giappone, che hanno guidato la domanda su scala globale.

Quanto all’Europa, alcuni dei mercati che fino al 2012 avevano guidato la crescita del fotovoltaico sono stati ridimensionati o addirittura sostituiti.

Stiamo parlando soprattutto di Germania, Italia e Francia.

Il rapporto GTM prevede, intanto, un breve rallentamento della domanda nel 2017.

La causa è da imputare soprattutto ad importanti cambiamenti politici e all’incertezza della normativa in alcuni mercati preponderanti, quali appunto Cina, Giappone, Germania e Regno Unito.

Si prospetta perciò una contrazione a 69 GW, attutita almeno in parte dalla crescita di India e Stati Uniti e dalle condizioni di eccessi di fornitura dei moduli che portano al calo dei prezzi medi di vendita dei moduli stessi, soprattutto in India, Cina e Sud-Est asiatico.

Nonostante ciò, le previsioni a lungo termine per il quinquennio 2016-2021 risultano positive.

La crescita del fotovoltaico non interesserà soltanto i mercati consolidati, ma anche quelli emergenti in America Latina.

Si prospetta che Messico, Brasile e Cile, entro il 2021, riusciranno a raggiungere una soglia di 26 GW di potenza installata.

I mercati degli Emirati Arabi, Turchia, Algeria, Giordania ed Egitto arriveranno a 16,5 GW, mentre nell’ area Asia Pacifico si stima che entro il 2021 Thailandia, Filippine, Corea del Sud, e Taiwan 2021 aggiungeranno 26,5 GW.