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scegliere il fotovoltaico

Scegliere il fotovoltaico, ecco perché

Scegliere il fotovoltaico nel 2018? Ecco 10 ottimi motivi per farlo!

Imparare a sfruttare l’energia solare per la produzione di corrente elettrica è importante, in primis per l’ambiente ed il futuro della nostra terra, ma non solo. Esiste tutta una serie di vantaggi per cui scegliere il fotovoltaico si configura come una decisione consapevole, conveniente o addirittura irrinunciabile!

1. Innanzitutto, l’inesauribilità dell’irraggiamento solare, quale fonte pulita, rinnovabile e infinita di energia. Il Sole riscalda la nostra terra quotidianamente, poducendo una mole di energia nettamente superiore alle nostre necessità, mentre i combustibili fossili, come ben sappiamo, sono sulla strada del tramonto e pesano in maniera sempre più considerevole sulle nostre spese energetiche.

2. Scegliere il fotovoltaico significa rendersi indipendenti nella produzione di energia elettrica. La vostra casa diventa una piccola produttrice autonoma di energia, e questo vi consente di sganciarvi dai costi della rete e di avere ambienti sempre illuminati senza costi! Anche nel momento in cui non è presente la luce del sole, potrai avere il vantaggio di utilizzare l’energia dalla rete locale a una tariffa notturna con costo inferiore.

3. Il fotovoltaico non produce emissioni inquinanti ed è composta di materiali riciclabili di silicio. Si tratta del secondo elemento per abbondanza in natura.
Tantissimi produttori di impianti e componenti per fotovoltaico aderiscono al PV Cycle, un consorzio che opera nel ricevimento gratuito di pannelli deteriorati per smaltirli nel rispetto dell’ambiente.

4. La durata di un impianto fotovoltaico dura all’incirca 25 anni. Se posizionato in maniera ottimale con l’aiuto di aziende specializzate nel settore, è possibile ricevere il massimo rendimento nei primi anni. C’è da dire che, negli anni, la capacità di assorbimento delle radiazioni solari si riduce del 20%, motivo in più per affidarsi ad una consulenza specializzata allo scopo di trarre il massimo risultato dal proprio investimento.

5. I costi di manutenzione del fotovoltaico sono minimi e si riducono a dei semplici interventi di pulizia annuali che preservano le funzionalità dell’impianto.

6. È possibile iniziare tranquillamente con un fotovoltaico di piccola taglia e, se la situazione lo richiede, è sufficiente modificare la produzione di energia aumentando il numero di pannelli installati. Tale scelta non comporta alcuna opera muraria, e prevede un tempo di almeno 24 mesi dall’installazione del primo impianto fotovoltaico.

7. Il fotovoltaico può essere installato ovunque l’irraggiamento solare sia migliore: sul tetto, ma anche sul terrazzo o sulla facciata, se lo spazio e l’orientamento lo permettono.
È importante lasciarsi consigliare da un’azienda qualificata allo scopo di installare il fotovoltaico laddove sia più proficuo dal punto di vista dell’efficienza dell’impianto stesso.

8. L’energia prodotta in eccesso non viene persa ma può essere immessa nella rete e quindi venduta: una scelta utile per ammortizzare l’investimento iniziale. Tale meccanismo è detto Scambio sul Posto.

9. Esiste la possibilità di usufruire delle detrazioni fiscali che consentono di ridurre ulteriormente il costo di acquisto ed installazione del fotovoltaico, che poi rientrerà totalmente grazie allo Scambio sul posto e al risparmio in bolletta.

10. Scegliere il fotovoltaico significa abbattere la propria spesa energetica per almeno 25 anni: il fotovoltaico è infatti in grado di produrre l’energia necessaria per alimentare tutti gli apparecchi presenti nell’abitazione e di accumulare l’energia non consumata. In condizioni ottimali, il margine di risparmio è notevole!

Insomma, scegliere il fotovoltaico, anche nel 2018 risulta una scelta vincente! Per scoprire di più sulle tue opportunità di risparmio, puoi richiedere una consulenza gratuita ad Efficienza Energetica.

Ecobonus 2018, le novità

Ecobonus 2018, ecco cosa cambierà.

L’anno nuovo porterà con sé alcune novità in merito al settore dell’Efficienza Energetica, contenute nella Legge di Bilancio 2018: è utile conoscere le nuove strategie energetiche nazionali tanto per gli addetti ai lavori quanto per coloro che desiderano compiere il grande passo verso l’utilizzo delle energie alternative e della riqualificazione energetica.
Una notizia importante riguarda l’abbassamento dal 65% al 50% dell’ecobonus 2018 per schermature solari, infissi e caldaie a condensazione e biomassa: il motivo consiste nel fatto che il rendimento reale di questo genere di interventi è effettivamente più basso rispetto ad altri.
In generale, la manovra volge ad una ottimizzazione del meccanismo delle detrazioni fiscali per riqualificazione energetica e recupero edilizio, per far fronte ai principali ostacoli dell’efficienza energetica nel nostro paese: la scarsa consapevolezza dei consumatori ed il costo elevato degli investimenti iniziali.
Ecco dunque le principali novità su cui si sta lavorando in merito alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica
1. integrazione tra ecobonus e sisma bonus;
2. calcolo dei risparmi generati dalle detrazioni fiscali per il recupero edilizio;
3. introduzione di massimali unitari di spesa per ogni tipologia di intervento;
4. allargamento della cessione credito. La Sen intende usare il Fondo nazionale per l’efficienza energetica per stimolare i finanziamenti per l’efficienza energetica da parte delle banche. Il Fondo privilegerà gli interventi standardizzati con risparmi energetici certi sulla base di parametri prestabiliti;
5. sempre a proposito di cessione del credito: oltre che per gli interventi sulle parti comuni degli edifici, verrebbe resa possibile anche per chi esegue lavori di efficientamento sulla singola unità immobiliare. Ne avevamo già parlato qui.
6. istituzione di un Fondo (fino a 150 milioni di euro) per garantire chi chiede un prestito per pagare gli interventi di riqualificazione energetica;
7. stabilizzazione degli incentivi per gli interventi di riqualificazione energetica che interessano l’intero edificio.
8. iniziative per favorire l’aggregazione e la standardizzazione degli interventi di riqualificazione profonda degli edifici, anche a livello di quartiere;
9. favorire l’acquisto di abitazioni in alta classe energetica.
Alcune di queste iniziative sono già state inserite nella Legge di Bilancio 2018.
L’obiettivo è quello di creare incentivi maggiori agli interventi per l’efficientamento energetico degli edifici, con maggiori aspettative sul risparmio, con il fine più grande di decarbonizzare l’economia entro il fatidico 2025; scopo che rende necessario il dialogo con le Amministrazioni locali.
Per maggiori informazioni, consulta il sito di Efficienza Energetica!

energia pulita

Energia Pulita, un trend in salita

Energia pulita: sempre più consensi nel mondo e in Italia.
A dirlo, sono i numeri: ben 70mila famiglie, ogni anno, scelgono di installare un impianto fotovoltaico sul tetto della propria abitazione.
Il 2016 si era chiuso con un segnale duplice e contraddittorio: un calo nella crescita di impianti fotovoltaici, ma un consenso sempre più forte nei confronti delle tecnologie che producono energia pulita.
Nonostante gli alti e bassi degli ultimi anni, le energie rinnovabili si confermano un trend in salita, anche nel nostro paese. Basti pensare all’esponenziale crescita dei “comuni rinnovabili” certificato dal rapporto di Legambiente : dai 356 del 2005 ai 7.978 del 2016. Questo significa che in quasi tutti i municipi italiani è stato installato almeno un impianto, con un aumento incredibile della produzione di energia pulita.
Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente, si dichiara sorpreso dalla crescita del solare, che continua anche dopo la fiorente stagione degli incentivi: negli ultimi due anni e mezzo sono stati realizzati 180 mila impianti fotovoltaici, con una media di 7 KW di potenza a impianto. Insomma, quanto basta a una famiglia per avere acqua calda, caldo o fresco ed elettricità.
Nonostante il margine di miglioramento, ancora grande, tali dati rappresentano una felice notizia per il settore delle rinnovabili e per l’ambiente: grazie all’incremento dell’utilizzo di fonti rinnovabili, si è ridotta la produzione di impianti termoelettrici più inquinanti e sono diminuite le importazioni dall’estero di fonti fossili.
Insomma, l’energia pulita sembra davvero in procinto di guadagnarsi un posto di primo piano nel nostro futuro energetico.
Vuoi conoscere di più sulle possibilità e i vantaggi delle tecnologie rinnovabili? Richiedi una consulenza gratuita ad Efficienza Energetica.

Rapporto Annuale di Efficienza Energetica

RAPPORTO ANNUALE DI EFFICIENZA ENERGETICA (RAEEE 2017)

E’ stato presentato a Roma il rapporto annuale sull’Efficienza Energetica.
Tale rapporto si propone come un riferimento periodico di monitoraggio, analisi e valutazione circa le politiche e le metodologie adottate nel settore, e aiuta ogni anno a creare un quadro più chiaro della situazione dell’efficienza energetica nel nostro paese.
Dal Rapporto di quest’anno sembra emergere una situazione decisamente positiva. L’Italia è infatti tra i paesi leader in Europa, con un livello di intensità energetica al di sotto della media europea di quasi il 17%. E’ possibile comprendere il valore di questa percentuale se pensiamo che tanto più basso è il valore dell’intensità energetica, tanto più alta è l’efficienza energetica di un paese.
In definitiva, l’Italia ha rispettato l’obiettivo definito per il 2016 dal Piano nazionale di Efficienza Energetica del 2011 ed è sulla buona strada per la realizzazione degli obiettivi del 2020.
Molto hanno aiutato gli strumenti promossi dalle istituzioni per l’efficienza energetica. Tra questi, i certificati bianchi e le detrazioni fiscali per le riqualificazioni energetiche.
Nonostante i tanti passi avanti compiuti, soprattutto in campo legislativo, c’è ancora molto da fare. È necessario continuare un piano di sensibilizzazione e di informazione circa il tema dell’efficienza energetica, allo scopo di orientare le scelte dei cittadini verso una concezione dell’energia più sana, economica ed efficiente.
Efficienza Energetica mette a disposizione dei cittadini una consulenza gratuita e senza impegno per conoscere e valutare tutti i vantaggi che le tecnologie rinnovabili possoo apportare al benessere domestico.
Vuoi scoprire di più? Contattaci:

eolico domestico

Eolico Domestico

Oggi, grazie ai progressi delle moderne tecnologie green, esistono diverse soluzioni domestiche per ottenere energia pulita e a basso costo.

Tra queste, è utile prendere in considerazione l’eolico, un’alternativa valida e conveniente per tagliare i costi facendo del bene all’ambiente. Sfruttare un impianto eolico per produrre energia in autonomia può essere vantaggioso per tutta una serie di motivi. Innanzitutto, l’energia eolica può sostituire egregiamente i combustibili fossili: è rinnovabile e non emette né gas né anidride carbonica, a differenza di altri sistemi. Inoltre, l’eolico domestico si può comodamente collocare all’esterno della propria abitazione: in giardino, sul balcone oppure sul tetto, purché sia ben esposta al vento. In genere, l’area più limitata è il balcone, mentre il tetto ha un importante vantaggio: così posto in alto, l’aria non trova ostacoli ed è possibile anche optare per un impianto ad asse orizzontale in quanto il vento è tendenzialmente unidirezionale. Scegliere l’eolico domestico può portare un notevole risparmio in bolletta, ma è importante saper scegliere la tipologia di impianto. Esistono infatti diversi tipi di eolico domestico, ognuno con specifiche caratteristiche: da quelli che si limitano ad una modesta produzione, ideale per un nucleo familiare, a quelli più avanzati, più appropriati per fornire elettricità alle aziende. Allo scopo di operare la giusta scelta, è utile rivolgersi ad esperti del settore: la consulenza di un professionista, infatti, può fare davvero la differenza tra un buon investimento o un azzardo. Avvalersi di un’azienda esperta e qualificata nel settore delle energie rinnovabili può avvantaggiare non solo riguardo alla scelta dell’impianto più adatto alle nostre esigenze, ma anche per valutare attentamente i costi in termini di potenzialità e rendimento a lungo termine. In ultima analisi, l’eolico domestico non ha bisogno di molta manutenzione, dal momento che è composto di materiali resistenti, leggeri e duraturi: dunque i costi sono ulteriormente limitati! Efficienza Energetica, partendo dalla tua situazione economica di base, è in grado di fornirti la soluzione idonea alle tue esigenze, permettendoti inoltre di usufruire di tutte le detrazioni fiscali previste per legge. Gradualmente, sarai in grado di diminuire i costi energetici o addirittura di guadagnare tramite la vendita alla rete nazionale, salvaguardando l’ambiente e assumendo una confortevole indipendenza economica. Per richiedere una Consulenza Gratuita, contattaci: http://www.efficienzaenergeticagroup.com/consulenza-gratuita/

consulenza energetica

Efficienza Energetica, perché richiedere una consulenza

La questione energetica attuale è molto complessa: sentiamo quotidianamente parlare dei danni causati dai cambiamenti climatici e delle fossili, che non sembrano più essere in grado di soddisfare il crescente fabbisogno energetico mondiale. Si tratta di una situazione che necessita un ripensamento del nostro modello energetico, in grado di ridurre in modo efficace i nostri consumi e di incrementare l’efficienza energetica.
Le azioni dei governi risultano poco incisive e, per quanto possa sorprendere, sta anche ai cittadini indicare la strada giusta per un cambiamento positivo.
Infatti, i consumi residenziali sono quasi un terzo dei consumi energetici e delle emissioni di CO2, ed una rivoluzione “dal basso” può essere certamente una strada percorribile.
Da un certo punto di vista, questo cambiamento è già in atto, grazie ad una maggiore sensibilità riguardo alle tematiche ambientali, ma soprattutto per i continui aumenti dei prezzi dei combustibili fossili.
Ora sappiamo di poter ridurre o persino annullare l’utilizzo domestico di combustibili inquinanti attraverso il risparmio energetico e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile quali il solare e le pompe di calore.
Come fare a trasformare una casa “energivora” in un’abitazione ecologica? Puoi rivolgerti ad EFFICIENZA ENERGETICA: i nostri tecnici specializzati sapranno delineare un’analisi energetica della tua abitazione, individuando per te la soluzione ideale.
E’ più che mai conveniente investire in tecnologie rinnovabili, non solo perché il costo si ripaga nel corso del tempo, ma anche perché sono attualmente disponibili molti meccanismi di incentivazione, come le detrazioni fiscali e gli ecobonus.
Affidati all’esperienza e alla professionalità di EFFICIENZA ENERGETICA: richiedi una consulenza gratuita!

Detrazioni Fiscali 50% Fotovoltaico

Puntare sulle energie rinnovabili conviene!
La legge di stabilità 2017 ha infatti prorogato la validità delle detrazioni fiscali per chi effettua interventi di ristrutturazione edilizia e per chi sceglie di installare un impianto fotovoltaico sul proprio immobile entro il 31 dicembre di quest’anno. Chiaramente, per usufruire delle detrazioni, l’impianto fotovoltaico deve essere destinato esclusivamente al fabbisogno energetico domestico.
Grazie alle detrazioni fiscali, è possibile ottenere delle sostanziali sottrazioni all’importo totale imponibile che viene dichiarato, sul quale poi verranno applicate le aliquote (ovvero le percentuali delle imposte applicabili).
La detrazione relativa alle spese sostenute per l’installazione dell’impianto fotovoltaico va ripartita in dieci quote annuali di uguale importo: in questo modo, il possessore di un impianto fotovoltaico potrà eseguire ogni anno, per dieci anni, una detrazione di importo pari ad un decimo della detrazione complessiva consentita, cioè pari al 50% delle spese sostenute per l’intervento.
Possono usufruire delle detrazioni 2017 i proprietari degli immobili oggetto di intervento ed i titolari di diritti reali o personali di godimento sugli stessi immobili: quindi i proprietari, i nudi proprietari, i titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie), i locatari ed i comodatari.
Di seguito, tutte le spese che rientrano nell’agevolazione:
– L’impianto fotovoltaico (pannelli, inverter, batterie d’accumulo ecc.);
– Costo della manodopera, poiché l’installazione richiede necessariamente l’intervento di tecnici specializzati;
– Ricorso ad un ingegnere o architetto per le necessarie autorizzazioni, qualora lo impongano le circostanze;
La spesa complessiva è data da questi tre punti, sulla cui somma sarà calcolata l’agevolazione prevista dalla manovra.
Una novità della normativa è che l’agevolazione della detrazione del 50% è applicabile anche all’acquisto e installazione di sistemi di accumulo da integrare agli impianti fotovoltaici esistenti.
La detrazione è prevista nella misura del 50% delle spese effettuate fino al 31 dicembre 2017, per una spesa dell’importo massimo di 96.000 € ed è relativa agli interventi realizzati sull’edilizia residenziale presente sul territorio dello Stato. Per accedervi, bisogna indicare in sede di dichiarazione dei redditi, indicare i dati catastali dell’immobile presso il quale si decide di installare l’impianto e, ovviamente, conservare tutta la documentazione relativa alle spese sostenute.
Da questo punto di vista, e non solo, la scelta del fotovoltaico si presenta ancora come vincente.
Per una guida affidabile e specializzata, contatta Efficienza Energetica Group: http://www.efficienzaenergeticagroup.com

Rinnovabili per edifici pubblici, le riforme previste per il 2018

L’obiettivo di copertura del 20% dei consumi da rinnovabili previsto pr il 2020 si sta ormai avvicinando. Questo traguardo ha fatto nascere un interesse crescente per le fonti di energia rinnovabile, determinando un sostegno costante da parte degli incentivi statali e degli obblighi legislativi, sempre più restrittivi nel corso degli anni.
Nonostante non sia certo la prima volta che in Italia si parli di rinnovabili, si è fatta davvero molta strada dagli anni ’90, quando si prescriveva che per gli edifici pubblici venisse valutata la fattibilità tecnica ed economica di utilizzo delle fonti rinnovabili nei soli edifici pubblici.
Un nuovo passo avanti si avrà a partire da gennaio 2018, quando l’obbligo sancito dal d.lgs. 28/2011, di una copertura del 35% dei consumi di energia primaria per usi termici da fonti rinnovabili, diverrà pari al 50%.
Dopo il d.lgs. 192/2005 del 2000, in cui l’obbligatorietà è estesa a tutti gli edifici, non è più ammessa deroga nel caso di non fattibilità economica e viene fissato un obiettivo quantitativo: la copertura del 50% dei consumi di energia primaria per la produzione di acqua calda sanitaria.
Con il d.lgs. 28/2011 l’obbligatorietà di copertura viene estesa a tutti gli usi termici e anche alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. In caso di mancata fattibilità tecnica è necessario ridurre il consumo di energia primaria dell’edificio oltre i limiti di legge fissati dai decreti 26 giugno 2015.
Contemporaneamente, anche la normativa tecnica di calcolo è progredita, con la pubblicazione delle norme UNI/TS 11300-4 (che tratta i metodi di calcolo delle tecnologie che utilizzano le fonti pulite) e UNI/TS 11300-5 (che chiarisce i concetti di fonti rinnovabili e non).
Regole sempre più restrittive ed esigenti, ma allo scopo di ottenere una efficienza ed un risparmio energetico sempre più grande.
Per una guida affidabile, competente ed aggiornata, contatta Efficienza Energetica!
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Efficientamento energetico

Efficientamento energetico, le novità 2017

Con la nuova Legge di Stabilità del 2017, sono state prorogate agevolazioni fiscali per gli interventi di efficientamento energetico relativi agli immobili ed anche nuove detrazioni.
In questo articolo, andremo a scoprire cosa è cambiato dal 1° gennaio 2017 e quali saranno le opportunità da cogliere per efficientare la propria abitazione investendo sulle nuove tecnologie.
Iniziamo col ricordare che, in linea generale, l’agevolazione fiscale del 65% per efficientamento energetico sugli immobili è stata prorogata fino alla fine di Dicembre 2017: secondo la normativa, potranno usufruire delle agevolazioni coloro che effettueranno le spese in esame tra il 6 giugno ed il 31 dicembre 2017.
E’ importante evidenziare che, ai fini dell’agevolazione in questione, è rilevante non la data di avvio dei interventi cui le spese si riferiscono ma la data dell’effettivo pagamento delle fatture per quanto riguarda persone fisiche, liberi professionisti ed enti non commerciali; nel caso di imprese individuali, società ed enti commerciali, sarà invece rilevante la data di ultimazione della prestazione, indipendentemente dal momento di pagamento delle fatture. Il primo criterio è definito criterio di cassa, mentre quest’ultimo è detto criterio di competenza.
Altra proroga riguarda la detrazione del 65% per interventi di efficientamento energetico relativo a parti comuni degli edifici condominiali.
Riguardo i soggetti c.d. “incapienti”, ovvero colore che rientrando nella c.d. “no tax area” non possono beneficiare del risparmio fiscale (non avendo alcuna imposta netta su cui far impattare la detrazione), possono invece optare per la cessione della detrazione a favore dei fornitori che hanno effettuato interventi di efficientamento energetico condominiale, con modalità da definire con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate.
Analizziamo ora le novità del 2017.
La più importante consiste nell’introduzione di incentivi più consistenti per la riqualificazione energetica delle parti comuni dei condomini: sono infatti previsti dei recuperi di imposta in misura superiore allo standard del 65%, oltre all’introduzione della possibilità, per ciascun condominio, di cedere il proprio bonus a fornitori che hanno realizzato i lavori.
L’agevolazione per risparmio energetico “potenziata” è una detrazione aumentata al 70% o al 75% e riguarda le seguenti condizioni:
– nel caso l’intervento interessi l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio stesso (es. se si intende realizzare il “cappotto termico”). In questo caso, la detrazione prevista è incrementata al 70%;
– nel caso di interventi di riqualificazione energetica relativi alle parti comuni di edifici condominiali, finalizzati a migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva e che conseguano almeno la qualità media di cu al D.M. 26 giugno 2015. In questo caso, la detrazione sarà del 75%;
– Le detrazioni potenziate sono calcolate su un ammontare complessivo delle spese non superiore a 40.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio;
– Le condizioni di sussistenza per l’applicazione delle detrazioni potenziate devono essere verificate da professionisti abilitati, tramite il rilascio dell’attestazione della prestazione energetica degli edifici;
– Le detrazioni potenziate possono, su opzione dei beneficiari, essere trasformate in credito cedibile ai fornitori che hanno effettuato gli interventi, con la facoltà di ulteriore e successiva cessione del credito.
– Per quanto riguarda le detrazioni potenziate, a differenza di quelle ordinarie, sono ammessi alla cessione del credito tutti i singoli condomini, indipendentemente dal fatto che siano presenti o meno nella “tax area”.
In ultima analisi, pare non siano mutati i meccanismi per usufruire dell’incentivo fiscale per risparmio energetico.
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ecobonus

ECOBONUS, PROROGA AL TRIENNIO 2017-2019

Alla luce del successo riscosso dall’Ecobonus 65%, si prospetta un rinnovo dell’incentivo anche per il triennio 2017-2019.
Secondo la legge di Stabilità del 2016, infatti, la validità degli incentivi si era prolungata solo fino al 31 Dicembre 2016. Ciò vale per gli ecobonus 65% e per le detrazioni fiscali 50%

Tuttavia, i risultati ottenuti dall’Ecobonus 65% in ambito di riqualificazione energetica hanno spinto i senatori verso l’idea di un’ulteriore proroga.

  • 12,5 milioni di interventi tra il 2008 e il 2015, per un totale di 207 miliardi investiti;
  • crescita del settore dei grandi elettrodomestici, che si attesta a +8,3% soltanto nel 2015;
  • creazione di nuovi posti di lavoro; risparmio energetico e impatto positivo sull’ambiente.

Si tratta di un impegno fondamentale per l’immediato futuro energetico del nostro paese.

Tale impegno può spingere l’Italia verso soluzioni sempre più efficienti e sostenibili, capaci di offrire tutta una serie di vantaggi.

Un maggiore comfort abitativo, maggiore sicurezza energetica, minore impatto sull’ambiente e, elemento per nulla trascurabile, nuovi posti di lavoro.
Riepiloghiamo, infine, in cosa consiste l’ecobonus del 65%.
L’Ecobonus è un incentivo fiscale che si traduce in detrazioni pari al 65% da Irpef o Ires. Questo è concesso a coloro che eseguono interventi di riqualificazione energetica su edifici esistenti.

Si tratta di un incentivo fiscale usufruibile da tutti i contribuenti ed è ripartito in dieci rate annuali di pari importo.

L’incentivo è ammesso entro il limite che trova capienza nell’imposta annua. Tale imposta è calcolata in dichiarazione dei redditi pertanto la somma eventualmente eccedente non va a rimborso.
Si può scegliere di utilizzare gli incentivi:

  • per le spese di acquisto del materiale utile al risparmio energetico.
  • per le prestazioni professionali necessarie all’installazione.

Attualmente, la detrazione d’imposta per ecobonus al 65% non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali previste per gli stessi interventi da altre disposizioni di legge (es. detrazioni fiscali per la ristrutturazione edilizia).