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Sabilizzazione Ecobonus 65%

Dopo tanto tentennare, finalmente è stata approvata la stabilizzazione per gli ecobonus del 65% per il triennio 2017-2019. Il Governo ha deciso di dare finalmente di concentrare il
suo impegno nella causa e di dare continuità alle detrazioni Irpef sulle riqualificazioni energetiche edilizie per oltre un anno, dando un taglio all’apatia che, fino ad ora, non ha
permesso di sfruttare nel migliore dei modi tale misura. Anche se non ottimizzate, tuttavia, le agevolazioni per il retrofit edilizio hanno comunque generato ripercussioni
notevolmente positive per le finanze pubbliche; in base a questi calcoli, si prevede un triennio favorevole per il settore.
Il Vice Ministro dell’economica Morando, a seguito della discussione generale, ha voluto chiarire alcuni aspetti: “Dire stabilizzare vuol dire per sempre, ma noi abbiamo degli
operatori che hanno bisogno di sapere che nel 2025 ci sarà l’ecobonus? Non escludo che qualche caso ci sia ma, se stiamo parlando degli investitori e delle famiglie, è
tendenzialmente vero l’opposto. Se dico oggi che nel 2025 sarà in vigore, temo che quei vantaggi economici, sociali e ambientali, di cui chi ha parlato si occupa e s’intende molto
più di me, vengano a non essere conseguiti a causa del rinvio nel tempo dell’investimento”.
L’impegno del Governo è a partire dal 2017 in quanto l’ecobonus è già in vigore nel corso di quest’anno.

Efficienza Energetica, cosa bisogna sapere

La Legge di Stabilità 2016, approvata in via definitiva dopo la terza lettura dal Senato, comprende diverse misure riguardanti energia, fonti rinnovabili, mobilità ed efficienza
energetica. Andiamo ad analizzare nello specifico gli elementi del documento in materia di efficienza e risparmio energetico in edilizia.
Il dato più significativo è sicuramente rappresentato dai 170 milioni di euro stanziati per favorire l’efficientamento energetico delle case popolari; tale misura viene a far parte di un
intervento straordinario, in concomitanza con l’estensione degli sgravi fiscali agli enti di gestione delle case di edilizia residenziale pubblica.
Altrettanto rilevante risulta essere la proroga al 31 dicembre 2016 delle detrazion per riqualificazioni energetiche e ristrutturazioni; le detrazioni fiscali previste sono del 65% sui
costi per gli interventi di efficientamento energetico.
Per quanto riguarda le ristrutturazioni edilizie, le detrazioni sono confermate al 50% sulle spese, che sono fino ad un massimo di 96.000 euro. Vi si aggiunge la proroga dei bonus
mobili, un altro 50% del costo di arredi ed elettrodomestici, che però devono essere legati agli interventi di ristrutturazione dell’abitazione.
Infine, citiamo altri interventi che rientrano nell’ambito della riqualificazione energetica:
– riqualificazione di edifici esistenti (con detrazione massima di 100.000 euro);
– interventi sull’involucro dell’edificio (detrazione massima di 60.000 euro);
-installazione di panelli solari (60.000 euro di detrazione massima);
– sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale (30.000 euro di detrazione massima);
-acquisto e la posa in opera di schermature solari – chiusure oscuranti e tende esterne (detrazione massima prevista di 60.000 euro);
– acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili (detrazione massima di 30.000 euro).

2016, detrazioni fiscali e Conto Termico

Il 2016, oltre a portare l’ennesima conferma delle detrazioni fiscali al 65% per gli interventi di efficienza energetica, ha visto l’introduzione del Conto Termico, la nuova versione del meccanismo di incentivazione. Per coloro che sono interessati al solare termico, dunque, sarà utile conoscere un po’ più approfonditamente i due meccanismi di incentivazione, mettendoli a confronto.
La detrazione fiscale come sistema incentivante permette di recuperare il 65% del costo di impianto in un periodo di 10 anni, grazie alla detrazione dalle tasse a cui il proprietario dell’impianto ha diritto, e che gli consente di decurtare una discreta somma dal costo di investimento. Il recupero fiscale è notevole e la soglia di detraibilità massima è pari a 60.000 euro, dunque gli impianti per singole residenze rientrano ampiamente negli interventi detraibili. Inoltre, il meccanismo delle detrazioni fiscali è in voga già da anni, a tutto vantaggio di fruitori, venditori ed installatori che ormai conoscono ampiamente la modalità di incentivazione fin nei minimi dettagli. Ciò che può considerarsi un aspetto meno vantaggioso è la non applicabilità delle detrazioni a coloro che, dichiarando un reddito imponibile inferiore alle soglie minime previste, non subiscono una tassazione sul reddito, quindi non traggono nessun beneficio dalle eventuali riduzioni.
Il Conto Termico, invece, rappresenta un meccanismo più complesso rispetto alle detrazioni fiscali, in quanto è associato alla taglia del sistema, alla sua applicazione e al rendimento del collettore solare utilizzato. Prendendo in considerazione un impianto di medie prestazioni, potremmo avere un incentivo che varia tra i 240 ai 400 euro a m2. Il costo di investimento netto raggiungerà quindi i 3000 euro circa ed il tempo di ritorno economico sarà prolungato rispetto ai valori della detrazione fiscale (tra i 12 e i 15 anni).
Ovviamente, al fine di usufruire dei contributi disponibili, è necessario dotarsi di collettori solari che recano la certificazione europea Solar Keymark, a testimonianza della conformità dei componenti alle norme di riferimento e ai documenti normativi ICIM.