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Energia solare, il futuro è luminoso

Energia solare: da essa dipende il futuro “green” che tutti sogniamo.
Parlano chiaro i dati raccolti dall’Agenzia internazionale per l’energia (Aie) e contenuti nel rapporto “Renewables 2017”: il fotovoltaico rappresenta circa due terzi della capacità netta di nuova potenza installata nel mondo nel 2016.
Lo scorso anno, infatti, sono entrati in funzione ben 165 gW, grazie alla sola spinta di Cina e Stati Uniti. Ciò ci fa capire come lo spazio di espansione dell’ energia solare, al di là delle “questioni politiche” americane, sia grande. Ci troviamo di fronte all’energia rinnovabile con la crescita più alta di qualunque altra fonte, ed è probabile che entro il 2022, il solare possa superare da solo le potenzialità di tutte le altre rinnovabili.
In questo contesto di enorme crescita e aspettativa, l’Italia sta tenendo il passo: nel 2016 la produzione lorda di energia da fotovoltaico è stata pari a 22.104 gWh, cioè il 7,6% del consumo nazionale. Si registra un leggero calo rispetto al 2015, ma basta utilizzare una panoramica più ampia per capire che, negli ultimi cinque anni, il fotovoltaico in Italia ha goduto di un incremento del 15%. Tutto ciò malgrado il taglio degli incentivi, compensati dagli investimenti che alimentano la ricerca facendo precipitare i costi.
Lo studio dei materiali, in questo frangente, è fondamentale ed il nostro paese fa la propria parte.
L’Istituto italiano di Tecnologie di Genova (Iit), ad esempio, insieme all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata ha realizzato un modulo solare al grafene di circa 50 centimetri quadrati che permetterà di abbattere i costi e di rendere “intelligenti” finestre e altre superfici esposte alla luce solare. In questo modo, la produzione di energia pulita dalla radiazione luminosa non sarà bloccata nel suo percorso, come avviene invece con il tradizionale fotovoltaico.
Ancora in Italia, il Centro Ricerche Eni per le Energie Rinnovabili e l’Ambiente ha sviluppato la tecnologia a celle solari organiche: stampabili su qualsiasi superficie, sottili e flessibili, esse non contengono silicio e non necessitano di tralicci per essere montate. In più, sono in grado di funzionare anche in condizioni di luce diffusa, come ad esempio all’alba o al tramonto.
Altro prodotto della ricerca Eni sono i concentratori di luce luminescenti, speciali finestre trasparenti e colorate che producono elettricità e regolano la luminosità e la temperatura dell’ambiente.
Ci stiamo avvicinando sempre di più ai tanto agognati standard di “energia quasi zero” e tutto il mondo sembra aver preso la medesima direzione.
Quel futuro green, ecologico e luminoso non sembra poi così impossibile.
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Energia Pulita, un trend in salita

Energia pulita: sempre più consensi nel mondo e in Italia.
A dirlo, sono i numeri: ben 70mila famiglie, ogni anno, scelgono di installare un impianto fotovoltaico sul tetto della propria abitazione.
Il 2016 si era chiuso con un segnale duplice e contraddittorio: un calo nella crescita di impianti fotovoltaici, ma un consenso sempre più forte nei confronti delle tecnologie che producono energia pulita.
Nonostante gli alti e bassi degli ultimi anni, le energie rinnovabili si confermano un trend in salita, anche nel nostro paese. Basti pensare all’esponenziale crescita dei “comuni rinnovabili” certificato dal rapporto di Legambiente : dai 356 del 2005 ai 7.978 del 2016. Questo significa che in quasi tutti i municipi italiani è stato installato almeno un impianto, con un aumento incredibile della produzione di energia pulita.
Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente, si dichiara sorpreso dalla crescita del solare, che continua anche dopo la fiorente stagione degli incentivi: negli ultimi due anni e mezzo sono stati realizzati 180 mila impianti fotovoltaici, con una media di 7 KW di potenza a impianto. Insomma, quanto basta a una famiglia per avere acqua calda, caldo o fresco ed elettricità.
Nonostante il margine di miglioramento, ancora grande, tali dati rappresentano una felice notizia per il settore delle rinnovabili e per l’ambiente: grazie all’incremento dell’utilizzo di fonti rinnovabili, si è ridotta la produzione di impianti termoelettrici più inquinanti e sono diminuite le importazioni dall’estero di fonti fossili.
Insomma, l’energia pulita sembra davvero in procinto di guadagnarsi un posto di primo piano nel nostro futuro energetico.
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ITALIANI E RINNOVABILI

Il nostro è un paese molto soleggiato, e questa particolare condizione garantisce alla nostra penisola una posizione favorevole per quanto riguarda gli impianti solari. L’Italia, infatti, gode di un alto valore di irraggiamento solare, compreso tra 1200 e 1750 kWh/m^2 all’anno.
Alla luce di queste considerazioni, non sorprendono gli ultimi dati contenuti nel rapporto “Gli Italiani e il solare. Rinnovabili ed efficienza” presentato al forum Qualenergia a Roma. Pare infatti che ben l’85% degli italiani ritiene che l’Italia in futuro dovrebbe puntare sull’energia solare, considerata un’energia ricca di benefici per l’uomo e per l’ambiente.
Tuttavia, anche chi è convinto dei vantaggi offerti dall’energia solare, resta scettico circa il percorso burocratico e gli incentivi, dimostrando piena fiducia nelle rinnovabili, ma meno nelle istituzioni.
Per quanto riguarda l’efficienza energetica delle abitazioni, oltre il 60% degli italiani ritiene che la propria casa sia da migliorare attraverso interventi volti a contenere gli sprechi e ad ottimizzare la produzione ed il consumo di energia; impianti fotovoltaici, pannelli solari, sistemi ibridi e solare termico per la produzione di acqua calda, sono tra le proposte offerte da Efficienza Energetica. L’installazione di questi impianti è resa ancora più conveniente dagli Ecobonus, le detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, apprezzato dal 69% del campione intervistato.
Secondo il rapporto, poi, l’83% è favorevole alla carbon tax sulle attività che producono emissioni Co2, così da agevolare una nuova fonte energetica pulita e in capace di generare nuovi posti di lavoro.
In ultima analisi, il 93% degli italiani è attento anche al riciclo dei pannelli fotovoltaici ed è disposto ad acquistarli solo da produttori che ne garantiscano il ritiro gratuito ed il corretto smaltimento.
Insomma, il popolo italiano è molto più aperto alle energie rinnovabili di quanto si pensi, e la maggioranza sembra pronta ad abbandonare definitivamente le fonti fossili. Sta alle istituzioni italiane ed europee promuovere adeguatamente le nuove tecnologie, per un energia finalmente sostenibile e aperta a tutti.
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ENERGIA SOLARE, IL MERCATO ENERGETICO STA CAMBIANDO

<h2> Abbiamo assistito, in questo ultimo anno, a vere e proprie offerte record di energia solare.

I migliori risultati si sono registrati specialmente in Cile e negli Emirati Arabi.

Si tratta di prezzi record in grado di battere persino le migliori offerte presentate dai combustibili fossili.

Se la tendenza si diffonde, sarà capace di dare una notevole spinta al mercato in direzione delle energie rinnovabili. </h2>
L’ultimo primato viene da Abu Dhabi.  Proprio qui, qualche giorno fa il produttore cinese di moduli solari JinkoSolar, insieme al colosso giapponese Marubeni, si sono aggiudicati la gara per un impianto fotovoltaico da 350MW. La loro offerta ammonta a 24.20 dollari al MWh.

E’ soltanto uno degli esempi che stanno dando la misura di come le cose siano in via di cambiamento. Il mercato solare degli Emirati Arabi e quello cileno possano ancora considerarsi casi isolati, ma è innegabile che rappresentino le prime tracce di una tendenza che non si arresterà tanto presto.
Nello stesso giorno del record di Abu Dhabi, infatti, è stato pubblicato un report del think tank finanziario Carbon Tracker.

Questo rivela come i costi di produzione dell’energia rinnovabile siano già inferiori nella media rispetto a quelli dei combustibili fossili.

Alla base di questo successo delle rinnovabili vi sono fattori di carico minori e vita degli impianti tradizionali più breve rispetto alle green energy.

Per le loro stime, gli esperti di Carbon Tracker hanno un fattore di carico del 59% e del 38% per il carbone e per il gas.

Ciò, di fatto rende le fossili molto meno competitive rispetto all’energia pulita anche quando non incentivata.

Da qui al 2020 anche se il costo delle prime dovesse calare ancora, le rinnovabili manterrebbero costi di investimento più bassi.

Per quella data, secondo gli analisti, il fotovoltaico avrà un LCOE di soli 6 dollari /MWh.

E intanto gli LCOE medi di gas e carbone rimarranno sopra i 16 e 38 dollari/MWh.
Le rinnovabili rappresentano il futuro energetico mondiale e sono destinate a rendere la nostra vita più confortevole e  sostenibile!
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